Sulla strada per Cortina 2026, la nazionale azzurra può festeggiare le tante medaglie che in questa settimana sono arrivate a Danzica per il pattinaggio di velocità e artistico a Kaunas, in Lituania.
Doppia rassegna europea per due discipline che si svolgono sul ghiaccio ma che richiedono diverse abilità. In Lituania, nel calore del pubblico all’arena di Kaunas, un entusiasmo che ha emozionato sia gli atleti che gli spettatori da casa, l’Italia porta a casa quattro medaglie in tre discipline diverse.
Doppio podio nella coppia d’artistico, con l’oro di Lucrezia Beccari e Matteo Guarise, una partnership di recente formazione, e il bronzo di Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini. Lucrezia e Matteo hanno trovato una sintonia eccellente in poco tempo, anche a discapito della differenza d’età (vent’anni lei, trentacinque lui), e si sono imposti nella loro disciplina approfittando di alcuni errori delle altre coppie di primo piano. Ghilardi e Ambrosini hanno cantano con loro l’inno sul podio, felici di aver risolto alcuni problemi e blocchi che li avevano afflitti negli ultimi tempi. Al quinto posto si piazzano Sara Conti e Niccolò Macii, che hanno probabilmente accusato la pressione di presentarsi da campioni in carica e di doversi riconfermare.
Emozioni anche nel singolo maschile, dove Matteo Rizzo porta a casa il bronzo europeo
Un risultato che ha dell’incredibile, considerando il poco allenamento a causa dei problemi all’ancadi cui soffre questo atleta, un bell’incentivo per l’operazione chirurgica che dovrà subire a breve. Ai piedi del podio si ferma Gabriele Frangipani, che ha portato a casa una prestazione sontuosa ma è stato penalizzato da una ripetizione di troppo di un salto che manda un elemento a zero. Bene anche Nikolaj Memola, che si ferma al 10° posto ma fa vedere ottimi elementi, tra cui un bel quadruplo lutz nel libero.
Ultima medaglia conquistata ieri da Charléne Guignard e Marco Fabbri, che a loro volta si presentano a Kaunas da campioni in carica, ma che hanno dalla loro parte la loro lunga esperienza. Ultimi a scendere sul ghiaccio nel libero, portano a casa una prestazione brillante senza sbavature che commuove l’arena. Standing ovation del pubblico, malgrado la coppia di casa tra i diretti avversari. Oro e un punteggio finale di 214.38 punti, un risultato importante. Charléne e Marco non si sbilanciano su Cortina, «pensiamo una stagione alla volta» dicono. Allenati da Barbara Fusar Poli, però, è la speranza di tutti di vederli rappresentare l’Italia alle Olimpiadi invernali di casa.
Manca una medaglia nel singolo femminile, disciplina dove da anni si cerca l’erede di Carolina Kostner, ma le atlete azzurre hanno dimostrato solidità e crescita: Sarina Joos si ferma al 6° posto, superando quota 180 punti totali, e si presenterà ai mondiali a Montrèal con l’ambizione di migliorare il suo season best. Qualche problema per Lara Naki Gutmann, che dopo uno short difficile deve darsi alla rimonta e raggiunge la 10° posizione con un libero importante. La squadra azzurra si conferma comunque una delle più vincenti in Europa.
Pattinaggio di velocità, a Danzica medaglie su medaglie. Sighel eccezionale
Melo delicato ma estremamente elegante, anche il pattinaggio di velocità regala emozioni all’Italia. Sul tetto d’Europa Pietro Sighel, che ha appena conquistato il terzo oro di questa rassegna continentale: primo nei 500, nei 1500 e ora nei 1000 metri.
Insieme a lui festeggia la staffetta femminile (Arianna Sighel, Elisa Confortola, Gloria Ioriatti e Chiara Betti) che conquista l’argento alle spalle dei Paesi Bassi, da sempre grandi favoriti di questa disciplina. Nei 1500 metri femminili doppietta azzurra di Elisa Confortola e Gloria Ioriatti. Nel medagliere l’Italia si ferma al secondo posto: i Paesi Bassi contano due argenti di più e, a parità di ori, passano avanti. Ma una piccola beffa in un doppio europeo che vede il tricolore imporsi in entrambe le discipline del ghiaccio.
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