Funivia del Lagaccio, arriva il sì della conferenza dei servizi. Ancora titubanti Soprintendenza e Amt, che chiede di rivedere il progetto. Davanti a dubbi e perplessità, rassicura il vicesindaco Pietro Piciocchi.
La conferma della conferenza dei servizi
Il progetto prevedeva una funivia a collegamento della zona della Stazione Marittima e di Forte Begato, sul filo del rasoio dopo la conferenza dei servizi che lo scorso 7 dicembre aveva visto le critiche della Soprintendenza sollevare diverse perplessità.
Oggi, a quasi un mese di distanza, è però giunto il via libera da parte della conferenza dei servizi, che dichiara quindi possibile la realizzazione del progetto da 40,5 milioni di euro. Finanziata dal Pnrr (Piano Nazione di Ripresa e Resilienza), l’infrastruttura prevede la realizzazione di un tracciato in due tronchi (Principe-Lagaccio e Lagaccio-Forte Begato), collegati attraverso tre stazioni e quattro cabine da 60 posti.
I dubbi di Soprintendenza, Amt e dei Vigili del fuoco
Nonostante l’approvazione della conferenza, sono però numerose le perplessità che ruotano intorno al progetto. La Soprintendenza, prima di tutti, aveva manifestato apertamente i propri dubbi. Da rivedere completamente i punti relativi a grandezza, altezza e impatto visivo dei piloni, oltre ai plinti di fondazione e alle stazioni. Attenzione anche all’impatto sul sistema dei Rolli, patrimonio Unesco.
Oltre ai paletti della Soprintendenza, a seguito della conferenza, anche l’Amt ha presentato le proprie richieste. L’Azienda Mobilità e Trasporti richiede una maggiore uniformità del progetto, “Con le soluzioni adottate nel progetto definitivo dei Quattro Assi di forza del Tplin particolare con il capolinea dell’asse di Levante, in via Fanti d’Italia”.
D’accordo anche i vigili del fuoco, che richiedono un’implementazione della documentazione disponibile. Chiamate a esprimersi solo successivamente le Ferrovie dello Stato e l’Enac.
Le rassicurazioni del vicesindaco Piciocchi
Tranquillo il vicesindaco Pietro Piciocchi, che si mostra sicuro a fronte di dubbi e perplessità manifestate: “È già in corso il lavoro per integrare il progetto sulla base delle indicazioni della Soprintendenza ma non solo”, spiega. “Soprattutto per la parte architettonica stiamo lavorando a un masterplan per la riqualificazione del Lagaccio con l’allargamento della strada, con nuove piantumazioni.”
“Avvertiamo e condividiamo la necessità di integrare il più possibile la funivia con il contesto: quest’opera deve dare lustro anche al Lagaccio. E abbiamo chiesto, proprio per questo, confronto e aiuto anche al Comitato che è contrario: il risultato deve essere comune, per tutti. Ovvero: fare in modo che quest’opera sia di slancio e possa portare beneficio anche al Lagaccio”, ha chiarito.
Il vicesindaco esprime tranquillità anche rispetto ai tempi stringenti imposti dal Pnrr: “Secondo quanto previsto nella normativa Pnrr per velocizzare i lavori i pareri vengono dati in gran parte non sul progetto definitivo ma su quello tecnico-economico. Rfi – Rete ferroviaria italiana – sarà fra chi interverrà in un secondo step: sappiamo già che verrà chiesto, da loro, giustamente e come è implicito che sia visto il rispetto dei parametri di sicurezza ma che non avanzeranno, come sembrava in un primo momento, la schermatura dei binari nella zona di sorvolo della cabina.
Nelle prossime settimane inizieremo tutte le attività propedeutiche al cantiere con le verifiche archeologiche, geologiche e belliche che, in attesa della revisione del progetto sulla base delle prescrizioni, possono essere messe in atto.”