Mentre il mondo si prepara per festeggiare il Capodanno, un piccolo angolo del pianeta è già un passo avanti. All’Isola Christmas, un idilliaco paradiso situato nell’oceano Indiano a sud dell’Indonesia, gli abitanti sono pronti a festeggiare l’arrivo del 2024. Alle 11 del mattino, ora italiana, saranno i primi a dare il benvenuto al nuovo anno. Questo luogo unico, scoperto nel 1615 da Richard Rowe e nominato nel 1643 dal capitano William Mynors, è ricco di storia e di natura, con il 63% del suo territorio che fa parte di un parco nazionale, custode di foreste monsoniche.
Il Mosaico culturale dell’Isola Christmas
Nonostante la sua piccola dimensione, l’Isola Christmas è un crogiolo di culture. Dopo essere stata parte di Singapore, è stata trasferita sotto l’amministrazione australiana nel 1958. Oggi, riflette una mescolanza unica di influenze culturali, con una demografia dove gli australiani europei sono una minoranza.
Howland Island, l’ultima a festeggiare
All’opposto dello spettro, Howland Island, un atollo disabitato nell’Oceano Pacifico, è l’ultimo posto sulla Terra a salutare il nuovo anno. Quando qui inizia il Capodanno, in molti altri luoghi è già il 2 gennaio. Questa remota isola, che resta silenziosa e deserta durante i festeggiamenti globali, offre un contrasto straordinario con l’effervescenza dell’Isola Christmas.
Un viaggio attraverso i fusi orari
Il Capodanno è un evento che si svolge in un arco di 24 ore, attraversando diversi fusi orari. Dopo l’Isola Christmas, Auckland in Nuova Zelanda diventa la prima capitale a festeggiare. Seguono le isole Tonga e Samoa, poi l’Australia, Tokyo e infine Singapore. Successivamente l’Europa e le Americhe, con Mosca, Londra, Rio de Janeiro, Buenos Aires e New York che festeggiano in sequenza. Infine, le isole Hawaii chiudono il cerchio dei festeggiamenti globali.
Un mondo di celebrazioni
Questo affascinante viaggio dal primo all’ultimo posto a festeggiare il Capodanno ci ricorda quanto sia vario e sorprendente il nostro pianeta. Dall’Isola Christmas a Howland Island, ogni angolo del mondo ha il suo modo unico di accogliere il nuovo anno, unendo l’umanità in un momento di festa e speranza.
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