Regione Liguria e Alisa, insieme alle Asl e alle aziende ospedaliere, hanno messo a punto un piano straordinario per la gestione dei pronto soccorso durante le festività natalizie – con particolare attenzione ai ponti di Natale e Capodanno – per la gestione dei casi di influenza.
Tra le misure adottate, calendari specifici e aperture straordinarie dei cosiddetti ‘Flu point’ e studi dei medici di medicina generale nei giorni festivi, con un centinaio di medici di medicina generale coinvolti nella pianificazione regionale. Programmati inoltre il potenziamento degli organici, la riconversione con un aumento di offerta dedicata fino a 115 posti letto in più e le unità di crisi da attivare per gestire gli afflussi nei Pronto soccorso.
Le misure del piano straordinario serviranno a ridurre l’impatto dei casi di influenza sui pronto soccorso liguri durante le festività
«Si tratta», dichiara il Presidente della Regione Giovanni Toti, «di una serie di misure che ci consente di ridurre l’impatto di influenza e covid in un periodo di alta incidenza che coincide con le feste di Natale. Sappiamo che storicamente gli afflussi in Pronto Soccorso aumentano sensibilmente durante i giorni festivi, quando normalmente gli studi dei medici di medicina generale rimangono chiusi. Per questa ragione abbiamo stretto un accordo con i medici di medicina generale, che saranno a disposizione di tutti i cittadini negli ambulatori delle ASL appositamente attrezzati o in alcuni studi medici che rimarranno aperti non solo per i propri assistiti, ma per tutta la popolazione».
Secondo l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, «Gli ospedali si sono dotati di un piano che prevede unità di crisi per affrontare la gestione del sovraffollamento, con aumento di posti letto, incremento di personale e rimodulazione dell’attività di elezione. Ricordiamo che gli studi dei MMG a disposizione dei cittadini durante i giorni festivi sono aperti a tutti, non soltanto agli assistiti diretti dei medici che aderiscono. E costituiscono un’opportunità per quanti hanno bisogno di assistenza e cure tempestive per patologie lievi, senza avere quindi la necessità di recarsi nei pronto soccorso».
Secondo il direttore di Alisa, il Covid e l’influenza hanno aumentato la pressione sugli ospedali liguri
«Abbiamo assistito nelle ultime settimane», aggiunge Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa, «a una crescita della diffusione di tutti i virus respiratori, con un conseguente impatto sugli ospedali e sui pronto soccorso. Anche se siamo lontani dai numeri dei momenti più difficili del Covid, la pressione ospedaliera è cresciuta e le misure adottate per le festività sono la risposta a quanto sta accadendo».
Dalle ultime rilevazioni dei sistemi di monitoraggio nazionale e regionale, negli ultimi giorni si è registrato un rallentamento della crescita dei casi sia per il Covid che per l’influenza. Tuttavia è importante non abbassare la guardia: nelle prossime settimane si capirà l’evoluzione del quadro epidemiologico.
«In merito al piano per affrontare gli afflussi in Pronto Soccorso nelle feste, possiamo constatare che il periodo di sperimentazione con l’attivazione dei flu point nel ponte dell’immacolata ha consentito di ridurre di oltre il 20% il numero di accessi a bassa gravità (codici bianchi e verdi) nei pronto soccorso della Liguria», conclude Ansaldi, prima di ribadire l’importanza delle vaccinazioni.
Finora le vaccinazioni per l’influenza e la quarta dose anti-Covid procedono a rilento
Rispetto al piano presentato da Alisa e da Regione Liguria nelle prime settimane d’autunno, infatti, la somministrazione dei vaccini contro i principali virus di questa stagione rimane lontana dalle quote previste, in particolare per il Covid.
«Nell’ultimo mese la domanda è cresciuta, ma rilanciamo ancora l’invito, rivolto soprattutto ad anziani e fragili, di mettersi in sicurezza dalle forme più gravi dei virus, vaccinandosi», ha spiegato Ansaldi.
Un invito che è stato ripetuto da Andrea Stimamiglio, segretario regionale Fimmg: «C’è ancora tempo sia per fare l’antinfluenzale che l’anti Covid. Mi è capitato di sentire pazienti che dicevano “mi sono vaccinato gli scorsi anni, ora faccio una pausa”: è un discorso che non ha senso, soprattutto nel caso degli anziani Come medici di medicina generale ci siamo messi a disposizione nei Flu Point».
Fimmg ha rivendicato alcune proposte, ben accolte dall’assessorato in Regione, come l’inserimento in ogni distretto sanitario della Liguria di un luogo dove un medico di famiglia o della continuità assistenziale sia sempre a disposizione per 12 ore al giorno, con alcuni strumenti per fare gli esami del sangue o un elettrocardiogramma, oppure il potenziamento dei servizi di segreteria negli studi.
«In questa ultima settimana abbiamo visto un’inversione di tendenza», conferma Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. «Prima il Covid era predominante, ora registriamo ospedalizzazioni legate anche all’influenza: nella clinica che dirigo al San Martino abbiamo 4 pazienti ricoverati con H1N1, che rimane il più diffuso virus influenzale. Per quanto riguarda il Covid, è un virus che non ci ha mai abbandonati: l’80% dei ricoverati positivi ha anche un’altra patologia, solo il 20% dei ricoveri avviene specificamente per il Covid».
Chi viene ricoverato in questo periodo per il Covid?
Il profilo delle persone ospedalizzate si può definire “classico”: soggetti con più di 80 anni che non hanno mai più fatto nessun richiamo fin dal 2021.
«Per questo è fondamentale informare in modo corretto, rivolgendo un appello ai cittadini e ai colleghi medici a consigliare e somministrare i richiami: chi ha più di 70 anni deve farsi vaccinare contro il Covid e fare i richiami, altrimenti è come andare in moto con il casco slacciato. Infine, una raccomandazione a tutti i cittadini, dato che negli ultimi due weekend si sono registrati molti accessi impropri: se avete la febbre, ma senza problemi respiratori, non andate in pronto soccorso e curatevi a casa, perché si rischia di intasare gli ospedali e di diffondere l’infezione», ribadisce Bassetti.
«In questo momento in Liguria stiamo osservando la diffusione di sindromi simil influenzali con prevalenza del virus respiratorio sinciziale per il 40% dei casi», spiega Giancarlo Icardi, Direttore del Dipartimento di Igiene dell’Università di Genova e direttore unità operativa Igiene dell’Ospedale Policlinico San Martino. «Il Covid è responsabile per un altro 40% e per un 20% del virus influenzale vero e proprio H1N1».
A fronte questi dati, osserva Icardi, la loro evoluzione conferma una una certa stabilità per il Sars-Cov-2 mentre per i virus influenzali nelle ultime tre settimane si è notato un deciso incremento e si prevede il picco di casi tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo.
«Sia l’H1N1 che sta circolando adesso in Liguria sia l’H3N2 che sta circolando nel resto del Paese sono quelli che ci attendevamo e sono presenti nel vaccino: per questo è importante e utile vaccinarsi, anche in questi giorni non avendo ancora raggiunto la fase di picco», conclude il Direttore del Dipartimento di Igiene dell’Università di Genova.
Cosa prevede il piano straordinario per l’influenza durante le festività per ogni ASL
- ASL 1: https://www.asl1.liguria.it/tutte-le-comunicazioni/1653-flu-point-festivita-natalizie.html
- ASL 2: https://www.asl2.liguria.it/tutte-le-notizie-flash/1416-ambulatori-e-studi-medici-aperti-nei-festivi-e-fine-settimana.html
- ASL 3: https://www.asl3.liguria.it/comunicazioni-2023/item/4691-studi-medici-aperti-nelle-festivita-2023-2024.html
- ASL 4: https://www.asl4.liguria.it/2023/12/14/potenziata-lattivita-dellambulatorio-il-medico-di-tutti-negli-ospedali-di-sestri-levante-e-rapallo/
- ASL 5: https://www.asl5.liguria.it/Home/STUDIMMGAPERTIDURANTELEFESTIVITA.aspx
Il dettaglio: cosa succederà negli ospedali della Città di Genova
All’Ospedale San Martino, è stata istituita una specifica Unità di crisi per affrontare la gestione del sovraffollamento in pronto soccorso. Prevista anche una rimodulazione dei posti letto chirurgici tale da garantire 12 PPLL di area medica a supporto del Pronto Soccorso. Si garantirà la presenza di un Dirigente medico per potenziare la fase di dimissione che, con l’ausilio di un ulteriore Bed manager, avverrà durante i giorni festivi e prefestivi. Predisposti protocolli atti a ottimizzare il percorso delle consulenze geriatriche per velocizzare le dimissioni verso il domicilio o le RSA. Potenziamento delle attività delle salette di Pronto Soccorso a partire dal 27/12.
Incremento di dieci posti letto previsto anche all’Ospedale Galliera: la rimodulazione dell’attività chirurgica, con utilizzo dei posti letto per i Pronto Soccorso. Presidio anche nei giorni festivi del Bed Management per potenziare le fasi di dimissione. Mentre all’Ospedale Villa Scassi sarà attuata la riconversione di alcuni letti del Padiglione 9, a supporto dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva), per garantire 4-5 posti letti aggiuntivi al giorno.
Misure previste anche per i casi pediatrici
Disposta presso l’Ospedale Gaslini l’espansione del numero di postazioni di OBI (osservazione breve intensiva) da 8 a 10, con permanenza dei pazienti fino a 36 ore. Riprogrammati i ricoveri in elezione, con possibilità di assicurare posti letto per ricoveri da Pronto Soccorso; attivazione del back transport presso i poli periferici del Gaslini diffuso dei pazienti ricoverati nelle rispettive aree territoriali che abbiano superato la fase critica dell’episodio acuto.
Infine, all’Ospedale Evangelico di Voltri, si prevede il potenziamento della continuità assistenziale ambulatoriale, conversione in caso di necessità straordinaria delle degenze diurne in degenze ordinarie, presenza aggiuntiva di un medico in guardia attiva nella fascia 20.00-08.00 nei festivi e prefestivi; valutazione a dedicare il 10% dei posti letto di area chirurgica per eventuali necessità del pronto soccorso; incremento dei posti letto di medicina da 27 a 37 posti letto.
C.S.
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