“L’iniziativa non è diretta contro Palazzo Ducale, ma rappresenta un supporto forte, costante e inarrestabile al diritto universale dei lavoratori della cultura.”
Dopo anni di “pace sociale” arriva la notizia della Rsu della Fondazione Palazzo Ducale. Sciopero! La mobilitazione di terrà il 22 dicembre, data popolare per molte sigle sindacali, sono molte le categorie che hanno indetto uno sciopero in questa giornata.
Lo sciopero si inserisce nella cosiddetta strategia del panettone, una forma di lotta e rivendicazione che oltre a richiamare valori universali, ha anche il pregio di abbassare il livello di stress dei lavoratori dipendenti proprio nel periodo più intenso: quello della ricerca dei regali di Natale.
La mobilitazione, promossa da Filcams, Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, vedrà la partecipazione di lavoratori di terziario e turismo. L’intervento della Fondazione Palazzo Ducale vuole essere un forte segnale dopo “Le richieste di adeguamento salariale degli operatori nel campo della cultura, indispensabili per contrastare l’aumento dei costi sono state ignorate sistematicamente dalle associazioni datoriali e dalle imprese”, scrive la Fondazione.
L’obiettivo della mobilitazione non sarà però unicamente quello di ottenere degli adeguati riscontri a livello economico, ma anche difendere diritti acquisiti come “Scatti di anzianità, la quattordicesima mensilità e i giorni di permesso retribuiti”, spiega una nota.
Un’imperativa riaffermazione dei diritti dei lavoratori…
Si esprimono anche i lavoratori, sottolineando le proprie intenzioni: “La nostra battaglia è quella di promuovere l’unità tra le diverse categorie lavorative, e difendere la cultura come parte integrante della società. Il rinnovo dei Contratti Nazionali di Lavoro non è solo una necessità, ma un’imperativa riaffermazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della cultura, inclusa la solidarietà verso coloro che non hanno voce in questo settore.”
Nel corso della giornata di venerdì le mostre di Fondazione Palazzo Ducale resteranno aperte, ma non si garantiranno i servizi strategici come quello di biglietteria. Questo perché, proseguono i lavoratori, “L’iniziativa non è diretta contro Palazzo Ducale, ma rappresenta un supporto forte, costante e inarrestabile al diritto universale dei lavoratori della cultura.”