Cina, scossa di terremoto di magnitudo 6.2, almeno 118 vittime e 500 feriti. Il freddo frena i soccorsi, solidarietà da Taiwan.
È successo ieri sera alle 23.59 secondo quanto riportato dal China Earthquake Networks Center. Una scossa di magnitudo 6.2, con epicentro a Liugou, ha fatto tremare il nordovest della Cina.
Stando al bilancio dell’agenzia ufficiale cinese Xinhua, si tratta di almeno 118 morti. Di questi, 105 morti e 199 feriti solo nella provincia di Gansu, mentre altre 15 vittime sono state registrate nella vicina provincia di Qinghai.
L’intervento dei soccorritori è stato complicato dalle gelide temperature, oltre che dalle interruzioni delle forniture di acqua ed elettricità. La scossa ha inoltre causato ingenti danni alle infrastrutture di trasporto e comunicazione, richiedendo l’invio di tende, letti pieghevoli e trapunte.
Verso le 9.46 (ora di Pechino) di questa mattina è stato poi registrato un ulteriore terremoto, questa volta nella regione di Xinjiang. La scossa, di magnitudo 5.5, non avrebbe causato vittime.
La Cina non è nuova ai terremoti. Lo scorso agosto, una scossa superficiale di magnitudo 5.4 aveva colpito la Cina orientale, ferendo 23 persone e facendo crollare decine di edifici.
Esprime il proprio cordoglio la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, offrendo il proprio supporto e il sostegno: “Le mie più sentite condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari nel terremoto nel nordovest della Cina”, ha scritto su X. “Preghiamo affinché tutte le persone colpite ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno e speriamo in una ripresa rapida. Taiwan è pronta a offrire assistenza nella risposta al disastro.”