Nuddu sapi unni sbarcari, è in scena con grande successo a Roma. Il regista e interprete Francesco Leonardo Marchionne, rivisita la vicenda del ciclope di Euripide, con intelligenza e ironia e porta sul palcoscenico alcuni naufraghi, tra cui Odisseo. I naufraghi chiederanno asilo, ma il ciclope Polifemo glielo negherà cibandosi di loro.
La storia riporta ad una nota problematica degli ultimi tempi, lo sbarco dei migranti appunto. I compagni di Odisseo sono concepiti come dei fantocci di iuta senza capacità di scelta, travolti da un destino inesorabile e tragico. Essenziale anche la scenografia, sul palco troneggia appeso un occhio, come a vegliare per tutto il tempo sull’ intero spettacolo.
Porta senza dubbio a riflettere la storia di del ciclope Polifemo che è rude, non ha studiato, si crede simpatico, ma ricopre un ruolo di potere. Infatti con grandissima ironia i protagonisti ci portano a riflettere su un certo tipo di politica che strumentalizza il dramma dei migranti per mera propaganda; ci invita a guardare questa tragedia senza girarsi dall’altra parte.
Nuddu, sapi unni sbarcari, è stato al teatro Trastevere il 15/16 e 17 dicembre, ma adesso è un tour in giro per l’ Italia, per questo se potete vi invito ad andare a vedere questi bravissimi giovani interpreti, che fanno parte del Teatro scatola: Laura Alfieri, Sofia Boriosi, Manuel Matteucci, Damiano Venuto e ovviamente Francesco Leonardo Marchionne. Il teatro è vivo più che mai e i giovani hanno bisogno di sostegno, e soprattutto di un pubblico che li applauda.
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