Il Presepe vivente di Granarolo torna domenica 17 dicembre

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L’edizione 2023 del suggestivo Presepe vivente di Granarolo, tradizione natalizia unica che da un quarto di secolo si ripete nel tipico borgo storico a monte del quartiere di San Teodoro, sarà particolarmente innovativa.

Per onorare l’800° anniversario del primo presepe, allestito a Greccio da San Francesco d’Assisi nel 1223, in Umbria, la comunità parrocchiale di Granarolo si sta dando un gran da fare.

La scena culminante della Natività non sarà ambientata all’esterno dell’antica chiesa di Santa Maria Assunta (finora era allestita sul sagrato), ma al suo interno.

Sarà come sempre interpretata da una giovane coppia del luogo nei panni di Maria e San Giuseppe con il proprio Bambino. Ma stavolta sarà animata da un contorno recitativo di attori del Gruppo ART di San Pier d’Arena, impegnati in un’azione teatrale ispirata all’Anonimo Perugino (XIV secolo) e a Guido Gozzano.

La fase della sacra rappresentazione antecedente alla scena della Natività avrà anche quest’anno carattere itinerante. Un’altra coppia impersonerà Maria e Giuseppe nel loro peregrinare sino a Betlemme.

Suddivisa in più scene, questa prima parte di Presepe, impersonata da figuranti della comunità, si snoderà lungo la crêuza centrale del borgo, Salita Granarolo, con inizio alle 14:30 nei pressi della stazione superiore della storica funicolare Principe-Granarolo.

Oltre a Giuseppe, Maria e Bimbo, ci saranno tanti figuranti a impersonare i Re Magi, Erode, Salomè, i centurioni romani e altri personaggi. E bambine e bambini nel ruolo di angioletti e pastorelli.

Il borgo storico di Granarolo, sorto nel Medioevo attorno all’antica chiesetta, ultimamente è diventato una star internazionale.

Il seguito sito Internet goodtrekking.it ne parla in modo entusiastico: “La Liguria ci ha stregati con il golfo dei poeti, ci ha deliziati, ci ha fatti sognare. Ora siamo pronti per un’altra ondata di magia, siamo pronti per sentirci avvolti da un passato che è restato per abbracciarci. Ecco che il borgo di Granarolo Alta ci sorprende, ci fa sognare. Andiamo dunque alla scoperta di questo piccolo quartiere di Genova, per godere di una vista dalla collina che ci toglie il fiato e ci regala emozioni a non finire”.

Inoltre la funicolare (o meglio, trenino a cremagliera) Principe-Granarolo, in servizio dal 1901, è ora nota a milioni di telespettatori nel mondo grazie alla popolare fiction Rai ‘Blanca, campione di ascolti anche nel 2023, che ha il suo cuore narrativo nel ‘Commissariato San Teodoro’.

L’appuntamento è per domenica 17 dicembre. Già da mezzogiorno sul prato soprastante la chiesa saranno aperti gli stand gastronomici.

Il clou della sacra rappresentazione, coordinata sul piano artistico da Mimmo Minniti, dal 1967 alla guida del Gruppo ART, avrà invece inizio alle 14:30 e durerà un’ora.

Per quanto riguarda la parte ‘profana’, ma sempre gradita, della kermesse, gli stand gastronomici resteranno in funzione a oltranza, fino a sera. E fino ad esaurimento scorte.
Marco Bonetti

Come raggiungere Granarolo
Il borgo storico di Granarolo, posto a circa 250 metri sul livello del mare, alla sommità del Municipio Centro-Ovest, è raggiungibile in auto da vari quartieri: da San Teodoro (salendo da Dinegro lungo la direttrice via Venezia-via Bologna-via Ferrara-via San Marino), da San Pier d’Arena (salendo lungo corso Martinetti-Castagna-via Bartolomeo Bianco o da via San Bartolomeo del Fossato) e da Oregina, salendo il tratto di via Bianco che parte dalla confluenza tra via Napoli e il Ponte Don Acciai, in prossimità del centro sportivo realizzato negli anni ’80 dove prima c’era il famoso Lagaccio. Questo tratto di via Bianco, detto di Costalunga, è però sconsigliabile: è una stradina, nata per fini militari, stretta, tortuosa e scandalosamente dissestata, nonostante le tante lamentele dei cittadini, da anni ignorate dal Municipio Centro-Est e dal Comune (che pure insegue progetti grandiosi da quelle parti, quali la realizzazione dell’avveniristica Funivia per i Forti).
Granarolo è raggiungibile con vari mezzi pubblici: con i bus 38 (che vi fa capolinea) e 355. O con la funicolare da Principe. Purtroppo da anni è in funzione, a turno, solo una delle due caratteristiche rosse vetture liberty: l’altra è in perenne riparazione. Entrambe hanno arredi lignei del 1901, anno in cui la cremagliera fu inaugurata. La carrozzeria della vettura n° 1 risale al 1928, quella della n° 2 è stata invece rifatta di recente su modello antico.

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Info Marco Bonetti

Marco Bonetti
Nato a Genova (1961), funzionario e avvocato presso una grande azienda pubblica genovese da troppi decenni, ha sempre parallelamente coltivato la cultura umanistica in varie declinazioni. È redattore, per diletto, dal 1994 del Gazzettino Sampierdarenese, sul quale pubblica mensilmente articoli culturali divulgativi, specie su temi storici e linguistici, soprattutto relativi a Genova e alle altre aree di influenza ligure nel mondo, ma anche su questioni di politica sociale (specialmente in campo sanitario) e di vario genere cronachistico. Appassionato di Enigmistica Classica, collabora come autore alle Riviste specializzate del settore (per abbonati). Dal 2020 collabora con l’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei (UJCE), di cui è membro dal 2021, anche come consulente storico e divulgatore. Nel 2021 la sua trattazione "Genovese e monegasco: due tradizioni a confronto" è stata pubblicata negli Atti del XVI Colloquio Internazionale dell'Accademia delle Lingue Dialettali del Principato di Monaco (tenutosi nel 2019). Il 21 settembre 2022 (Giornata mondiale della Pace) l'UJCE gli ha conferito il Premio giornalistico Steli di Pace per la sua attività nel campo della stampa locale.

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