Notre-Dame, la croce torna in cima alla guglia dopo che la precedente era andata distrutta nell’incendio del 2019.
La Francia raccolta in diretta televisiva, Macron in visita il venerdì
Si commuove la Francia, osservando la nuova croce adibita alla guglia della cattedrale di Notre-Dame tornare a vegliare su Parigi dai suoi 96 metri di altezza. Una giornata simbolica, che permette ai francesi di vedere la luce in fondo al tunnel dopo l’incendio che aveva devastato la cattedrale nell’aprile 2019.
Tutto il paese ha seguito la diretta televisiva dell’evento, mentre il presidente Emmanuel Macron si recherà sul posto domani. La visita permetterà anche un confronto con l’arcivescovo di Parigi, Monsignor Ulrich, che ha proposto l’introduzione di alcune vetrate contemporanee dedicate a incendio e ricostruzione. Tra le novità, l’omaggio al generale Georgelin, responsabile dei lavori fino al suo decesso, avvenuto l’estate scorsa a causa di un incidente in montagna. Il nome di Georgelin verrà inciso nel legno della freccia.
Rispetto ai lavori in corso su guglia e croce, l’entourage di Macron ha inoltre sottolineato che “È un assemblaggio di pezzi di legno su superfici ricoperte da lastre di piombo, estremamente delicato”. Ha quindi proseguito giustificando l’importanza della visita con “L’imminente completamento dei lavori di restauro della guglia”.
La nuova guglia e il proseguimento dei lavori
Il progetto della nuova guglia, sulla base della precedente di Viollet-le-Duc, prevedeva anche una corona, una croce e un galletto. Quest’ultimo “Non è ancora stato sostituito. Sarà benedetto nei prossimi giorni, durante una cerimonia separata dalla visita di venerdì”. Prima di Natale, si prevede anche la collocazione dell’iconico gallo di Francia e della corona. Le strutture precedenti, troppo danneggiate dall’incendio per poter essere ripristinate, saranno visibili al Museo dedicato ai capolavori dell’arte gotica, costruito tra il XII e il XIV secolo. Tuttavia, probabilmente la visita di Macron sarà anche l’occasione in cui discutere della possibile creazione di un museo interamente dedicato alla cattedrale.
I lavori proseguiranno fino al 2029-2030, anche a seguito della nuova inaugurazione, per completare la restaurazione degli archi rampanti della navata centrale e del coro. “Notre-Dame de Paris è sulla via della resurrezione, e la sua rinascita incarna quella della speranza per la Chiesa cattolica, ma anche per la società nel suo insieme”, ha dichiarato al quotidiano Le Point Monsignor Olivier Ribadeau-Dumas, rettore della cattedrale e dei santuari di Lourdes.