Ieri mattina alcuni sub erano impegnati in un’immersione al largo di Arenzano nei pressi del relitto della petroliera Haven. L’immersione però si è trasformata in tragedia; intorno alle 11.30 uno dei sub infatti, per ragioni ancora da chiarire, purtroppo ha perso la vita. Ancora sconosciute le cause, forse, s’è trattato di un malore o di un incidente di percorso durante l’esplorazione, in un luogo che, ogni anno, è visitato da centinaia di subacquei.
I compagni si sono subito accorti dell’emergenza, vedendo il collega agitare le braccia e annaspare così hanno chiamato i soccorsi ma l’intervento immediato dei sommozzatori dei vigili del fuoco e dell’elicottero è stato vano.
Intanto la Capitaneria di porto ha sequestrato l’attrezzatura utilizzata dal sub e ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Nelle prossime ore inoltre verrà eseguita l’autopsia che permetterà di chiarire le cause del decesso.
La vittima si chiamava Giovanni Sclavi, sub esperto con decine di immersioni alle spalle, aveva 43 anni ed era di Pavia, secondo le prime indiscrezioni però pare che l’uomo avesse avuto un malore un mese fa.
Tuttavia si fa sempre più macabro lo scenario attorno alla petroliera Haven – che esplose nel 1991 uccidendo cinque persone a bordo – tanto che ormai si parla di vera e propria “maledizione” quella che ruota attorno al relitto, sono già sette infatti i sommozzatori che hanno perso la vita durante le immersioni nell’area.