Genova, Natalia Miniailova arrestata per la terza volta dal 2021. Truffe e frodi per circa 2 milioni di euro per l’ingegnera informatica russa.
All’apparenza una tranquilla 40enne, da anni a Genova coi propri figli. Natalia Miniailova, laureata in ingegneria informatica e dotata di un’ottima conoscenza di leggi e cavilli dei paesi esteri, ha colpito ancora. Arrestata nel 2021 per quelle che sembravano classiche truffe sul web (effettuate col cosiddetto sistema di phishing), la Miniailova era stata nuovamente arrestata nell’estate 2022.
Attraverso furti d’identità o servizi di bassa manovalanza, la donna acquistava merce sui portali di e-commerce che poi si faceva recapitare direttamente a casa. Tra le identità utilizzate e completamente inventate, anche Malika Ayane e Nina Zilli, sfruttate per l’intestazione di carte prepagate.
Solo negli ultimi tempi la polizia ha scoperto che questi furti costituivano unicamente la punta dell’iceberg. Sbloccando alcuni telefoni che la donna manteneva rigorosamente inaccessibili attraverso l’uso di password, gli agenti hanno riscontrato una serie di conti segreti, carte di credito e operazioni finanziarie sul dark web che porterebbero l’ammontare delle truffe della Miniailova a quasi 2 milioni di euro.
Carte di credito, bitcoin, criptovalute. È solo una parte del bottino intascato dalla donna, che avrebbe effettuato tali operazioni attraverso una rete di complici sparsa in tutto il globo. Complici pagati profumatamente e presenti anche a sul territorio genovese, dove ad aiutarla sarebbero stati alcuni cittadini stranieri, ma non russi, che la polizia sta attualmente tentando di identificare.
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