Il calendario Pirelli compie 60 anni e festeggia nel 2024 la 50° edizione

Il calendario Pirelli compie 60 anni e festeggia nel 2024 la 50° edizione

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È il calendario più famoso del mondo e compie 60 anni: era il 1963 quando la sede italiana della Pirelli infatti decise di lanciare un gadget promozionale che è diventato rapidamente un vero e proprio simbolo di stile. Nato come oggetto da collezione – le prime edizioni degli anni ’60 venivano stampate poche migliaia di copie – la pubblicazione subì un’interruzione nel 1974 a causa della crisi petrolifera. Dopo dieci anni, Pirelli riprende la stampa e da allora la fama del calendario non ha fatto che crescere.

Perché il calendario Pirelli è così iconico?

Nel corso degli anni, Pirelli ha coinvolto fotografi affermati o emergenti con uno sguardo innovativo, creando immaginari estetici e raccontato le tendenze della moda e culturali di ogni decade. Molti ormai lo considerano un “Oscar della fotografia”, un riconoscimento alla carriera assegnato a nomi come Richard Avedon, Annie Leibovitz e Herb Ritts.

Per l’edizione numero 50, Pirelli affida il calendario per la prima volta a un artista africano: Prince Gyasi, giovane fotografo e visual artist ghanese di 28 anni. “Timeless“, così si chiama l’edizione 2024, presentata ieri a Londra con un pink carpet speciale.

Ed è proprio l’Africa protagonista delle pagine del calendario, in un tripudio di colori e visioni, tra fantasia e realtà, in cui la pittura si fonde alla fotografia, alla scultura e alla parola. Mese dopo mese, i volti di personaggi di spicco della cultura africana e afroamericana catturano lo sguardo e lanciano quasi la sfida: da Naomi Campbell ad Amanda Gorman, passando per Idris Elba, Angela Bassett, Amoako Boafo, Margot Lee Shetterly. Poi ancora Jeymes Samuel, Marcel Desailly, Tiwa Savage e Teyana Taylor. Accanto a nomi del mondo dello spettacolo, anche Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, Re dello storico Impero Ashanti dell’Africa occidentale. In copertina lo stesso Gyasi rappresentato da bambino in copertina e da adulto nelle pagine interne.

I colori pop e vibranti trasmettono energia, orgoglio e un immaginario entusiasta. Prince Gyasi trasmette con chiarezza la sua visione del mondo di oggi, del passato e soprattutto del futuro. Il risultato ha un sapore post moderno, che strizza l’occhio agli anni ’80 ma che restituisce una visione fresca e vibrante.

Non cerchiamo la fama. Non cerchiamo il successo. Non cerchiamo conferme. Discepoli delle nostre stesse capacità. Sfidiamo coloro che dicono che non possiamo, che siamo troppo vecchi, troppo giovani, troppo diversi, troppo, troppo poco. Cerchiamo la scelta di scegliere il viaggio e vivere sotto un firmamento di possibilità di nostra creazione.
Non rompiamo il soffitto. Togliamo il tetto a tutti perché il tempo non è un percorso solitario dalla vita e dalla morte. È un circolo di ispirazione tramandato di generazione in generazione. Quindi ferma l’orologio. Non accettare il vangelo di coloro che non lo fanno. Crea, ispira, presta. Presta non quando fermarsi, ma quando andare, quando colpire, con paura o senza paura. La nostra assistenza può essere limitata, ma l’esempio può essere infinito.
Non siamo nati senza tempo. Diventiamo senza tempo.

Il manifesto del calendario Pirelli 2024

Chi è l’autore del calendario Pirelli 2024

Prince Gyasi è nato e risiede in Ghana. Dopo aver iniziato a fotografare a 16 anni con il suo smartphone, ha raggiunto già giovanissimo la fama con le sue immagini vibranti e potenti, scattate per lo più nella sua città natale, Accra. Le sue immagini raccontano storie visive che catturano l’atmosfera e la vivacità della sua comunità e della sua generazione, con l’obiettivo di sfidare le narrazioni tradizionali sull’Africa, l’elitarismo nell’arte e gli ideali di bellezza occidentali.

Inoltre, è il fondatore dell’organizzazione no profit Boxed Kids, che fornisce una piattaforma di istruzione e sbocchi creativi ai bambini svantaggiati di Jamestown, uno dei distretti più antichi di Accra. Le sue opere sono già state acquistate da alcune delle più importanti collezioni di arte contemporanea al mondo, tra cui quella di Jean Pigozzi e la Fondazione Pinault. Ha tenuto una mostra personale nel 2022 alla Kyotographie, il festival di fotografia a Kyoto, in Giappone.

Gyasi ha già collaborato in particolare con Apple, Converse, Balmain, Off-White, Vanity Fair e GQ

«Sono onorato che Pirelli mi abbia dato l’opportunità di esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni sulla loro tela per il 50° Calendario», ha dichiarato Gyasi durante la presentazione. «Essere il primo artista africano e nero dietro il Calendario Pirelli per il 2024 mi ha dato la possibilità di mettere in luce alcune delle persone che mi hanno ispirato negli anni da bambino e da adulto. Rappresentazione e cultura sono molto importanti per me, quindi, per la prima volta nella storia del calendario, ho deciso che parte del progetto si svolgerà nel mio Paese, il Ghana».

«Pirelli è da sempre attenta al linguaggio della fotografia e alla sua evoluzione», ha dichiarato Pirelli. «Vediamo negli scatti del giovane artista Prince Gyasi un nuovo linguaggio che trasmette energia positiva e messaggi potenti, che parla anche alle nuove generazioni. Il suo lavoro rivela un’estetica originale; è un viaggio nel colore all’interno di un mondo dalle caratteristiche uniche».

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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