Scuola, approvato il piano di dimensionamento. Con il via del Consiglio regionale al Piano di dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa 2024/2025, saranno 16 le scuole sottodimensionate a essere accorpate.
Saranno 6 a Genova, 4 a Imperia, 3 alla Spezia e 3 a Savona. Con 17 voti a favore (l’intero centrodestra) e 9 contrari (centrosinistra e il M5S), passa il decreto proposto dal Governo, che implicherà la chiusura di 16 scuole materne, elementari, medie o superiori che verranno accorpate ad altre scuole, anche in altri Comuni.
Incognita Genova, Ferro: “La città non ha ancora espresso con atto formale le proprie determinazioni”
Ancora un’incognita le scuole da accorpare a Genova, secondo quanto spiegato dall’assessore regionale alla scuola Simona Ferro: “La Città metropolitana di Genova non ha ancora espresso con atto formale le proprie determinazioni”, ha sottolineato. “Entro il 30 settembre dovevo raccogliere le delibere delle province, sono arrivate solo quelle di Imperia e Savona, ancorché non del tutto complete. Avevo ravvisato la necessità di un aiuto ai territori per dettare delle linee guida e dare una mano, la Regione ha avuto un dialogo aperto con tutte le province”.
Centrosinistra e M5S: “Un piano disastroso, un totale fallimento”
Un dialogo aperto che però non convince pienamente il centrosinistra e il M5S. Davide Natale, consigliere regionale e segretario ligure del Pd, definisce quanto attuato “Un piano disastroso, un totale fallimento”. D’accordo anche Sergio Rossetti, consigliere di Azione, che aveva chiesto alla Regione di impugnare l’atto del Governo: “Con questa delibera sconclusionata calpestiamo i bambini, la nostra scuola e le leggi”. Lo sostiene anche Paolo Ugolini, consigliere M5S: “Un provvedimento che non migliora la nostra scuola né migliora l’offerta formativa”.
Toti: “Attacco privo di contenuti, politico e strumentale”
Alle critiche del centrosinistra e del M5S, replica Toti: “L’attacco della minoranza è privo di contenuti, prettamente politico e strumentale. L’opposizione si erge a paladina della scuola, quando in realtà nei lunghi anni di governo ha fatto ben poco per tutelare gli interessi degli istituti del nostro territorio – afferma deciso – Regione Liguria ha svolto il suo compito e l’ha fatto trasversalmente. Ha seguito le indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito e ha rispettato al contempo le indicazioni delle province.”
“La minoranza ha chiesto a Regione Liguria – ha proseguito, sostenuto dalla Ferro – la messa in mora di Città Metropolitana di Genova sulla base di una legge regionale, ma l’ultima sentenza della Corte Costituzionale ha chiarito come, in ordine alla riorganizzazione del sistema scolastico, siano prevalenti le competenze statali. Un’attività di impero nei confronti della Città Metropolitana di Genova, in sintesi, non sarebbe servita a niente. Si rivela anche un’incoerenza di fondo da parte di chi ha prima criticato aspramente il dimensionamento scolastico, così come indicato dal Ministero, salvo poi chiedere oggi, a gran voce, di metterlo in pratica senza tenere conto delle indicazioni del territorio.”
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