Nel contesto politico italiano, la giustizia è diventata il fulcro di dibattiti accesi e controversie. Le recenti dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, hanno innescato un acceso confronto con la magistratura, definendola “un’opposizione giudiziaria” al governo. La polemica non si è placata, e il centrodestra fa quadrato attorno a Crosetto. La Lega invece attacca la magistratura definendola “una casta di intoccabili”. In risposta a questo scenario, il Consiglio dei ministri ha varato due decreti legislativi, introducendo pagelle per i magistrati e stringendo le norme per i fuori ruolo.
Le dichiarazioni di Crosetto e la risposta della magistratura
Guido Crosetto, nel tentativo di chiarire le sue affermazioni, offre un dialogo con il Presidente dell’Associazione Magistrati e il suo direttivo. La risposta del presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, evidenzia la preoccupazione per l’opinione pubblica e chiede al ministro di dissipare ogni ombra. L’opposizione resta critica, mentre il centrodestra sostiene il ministro e la Lega propone riforme nel tentativo di abbattere la presunta casta di intoccabili.
Decreti del Consiglio dei Ministri: pagelle e norme sui fuori ruolo
Il Consiglio dei ministri, nell’affrontare la situazione, ha varato due decreti legislativi. Il primo introduce le “pagelle” per i magistrati, un sistema di valutazione che sarà stilato ogni quattro anni, assegnando voti dall’ottimo al negativo. Parallelamente, si introduce un sistema disciplinare che va dalla richiesta di corsi di aggiornamento fino alla possibile rimozione dall’incarico. Il secondo decreto riguarda il riordino dei magistrati, imponendo una restrizione sul fuori ruolo prima di aver lavorato per almeno 10 anni nella loro giurisdizione.
Pagelle e nuovo sistema di valutazione
Il decreto legislativo introduce il concetto di “pagelle” per i magistrati, basate su criteri come capacità, produttività, diligenza e impegno. Si prevede l’istituzione di un “fascicolo del magistrato” contenente tutti gli atti firmati dallo stesso, fornendo al Consiglio superiore della magistratura (Csm) i dati necessari per la valutazione. Questo nuovo sistema cerca di superare la critica secondo cui la maggior parte delle valutazioni attuali è positiva.
Norme sul fuori ruolo e mancato test psico-attitudinale
Il secondo decreto impone restrizioni sul fuori ruolo, limitando il numero massimo di magistrati fuori ruolo a 180 e stabilendo un periodo minimo di 10 anni di servizio prima che possano richiedere l’aspettativa. Si codifica il principio della necessaria sussistenza di un interesse dell’amministrazione di appartenenza per consentire l’incarico fuori ruolo. Sorprendentemente, il test psico-attitudinale, inizialmente ipotizzato, è stato escluso dai testi finali.
Decreti e posizioni politiche
Mentre il centrodestra sostiene la volontà di riformare la giustizia, la Lega si prepara a una possibile “inchiesta ad orologeria” in vista delle elezioni europee. Il Partito Democratico, da parte dell’opposizione, chiede un’audizione del ministro Crosetto. Le reazioni politiche si intrecciano con la necessità di rispondere alle richieste europee, al fine di garantire il finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Continuano le tensioni
La giustizia italiana è al centro di riforme e polemiche, con il governo che cerca di rispondere alle richieste europee e di affrontare le critiche interne sulla presunta “casta di intoccabili”. Le nuove norme sulle pagelle e il fuori ruolo segnano un passo avanti nella riforma della giustizia, anche se il confronto politico e le reazioni dell’opinione pubblica continuano a tenere alta la tensione nel panorama italiano.
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