Campagna 2023 "Io cammino sicuro" di Regione Liguria, i risultati
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Campagna 2023 “Io cammino sicuro” di Regione Liguria, i risultati

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Regione Liguria ha presentato quest’oggi i risultati della campagna 2023 “Io cammino sicuro”, un’iniziativa dedicata alla prevenzione del rischio sui sentieri. Alla conferenza stampa hanno preso parte Alessandro Piana, vice presidente della Regione Liguria con delega all’Escursionismo e al Marketing territoriale, il consigliere delegato alle vallate del Comune di Genova Alessio Bevilacqua, il presidente CAI Liguria Roberto Manfredi, il consigliere nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Fabrizio Masella e il presidente regionale della FIE Paolo Puddu.

La campagna 2023 “Io cammino sicuro” è un’iniziativa volta a rendere gli escursionisti dilettanti o che si approcciano per la prima volta ai sentieri liguri più consapevoli del rischio che ogni passeggiata nella natura può comportare e sulle buone pratiche da tenere per minimizzarlo.

L’iniziativa ha fatto seguito all’aumento dei camminatori, biker e runner che frequentano i sentieri e che sono cresciuti in maniera importante negli ultimi anni dopo il lockdown da Covid-19. Di pari passo, infatti, sono aumentati anche gli incidenti. Dai 300 interventi del 2020, nel 2022 si è superata la soglia dei 400 casi, da cui la decisione di Regione Liguria di promuovere la cultura della sicurezza in montagna e sui sentieri.

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Nel 2023 i soccorsi hanno riguardato 333 persone, con una diminuzione sensibile e in linea con i dati nazionali

Tra queste, il 52,9% degli interventi ha riguardato escursionisti a piedi, il 13,8% ciclisti in mountain bike, il 9% cercatori di funghi. Il 64% delle richieste di soccorso ha inoltre visto il coinvolgimento dell’elisoccorso.

Ciò a cui mira la campagna “Io cammino sicuro” in particolare è ridurre quegli incidenti e di conseguenza interventi di soccorso causati da mancanze nella preparazione e nell’esperienza delle persone coinvolte. Al momento, ciò coinvolge 1 persona soccorsa su 4.

Il 46% degli interventi tra gennaio e settembre 2023 ha riguardato cadute e il 7% scivolate dal sentiero. Un altro 12% è rappresentato da malori. Ma un 23% dei soccorsi è stato causato da ritardi o false chiamate, sfinimento degli escursionisti, incapacità di percorrere il tracciato previsto o la perdita di orientamento.

Queste situazioni sono evitabili con la dovuta preparazione: oltre all’abbigliamento consono al tipo di percorso che si vuole intraprendere, è importante verificare le difficoltà di un itinerario prima di intraprenderlo, per verificare che sia alla portata di tutti i partecipanti. Altre accortezze basilari possono essere: portare con sé acqua e cibo, di coprirsi il capo e usare la crema per proteggersi dal sole, evitare le giornate più afose, specie su percorsi allo scoperto (senza la protezione degli alberi), dotarsi di traccia GPS o una cartina e conoscere i segnavia che si incontreranno sul percorso.

Attenzioni che possono sembrare scontate, eppure che non sono condivise da tutte le persone che si immettono sui percorsi di trekking e hiking in Liguria

A questo scopo nel mese di aprile 2023, Regione Liguria ha quindi avviato e condotto una campagna di sensibilizzazione all’autoprotezione, portando avanti, allo stesso tempo, un sondaggio di valutazione sulla preparazione degli escursionisti. L’iniziativa ha visto la collaborazione della Delegazione Ligure del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, del coordinamento regionale del Club Alpino Italiano, degli Enti parco regionali ed Agenzia In Liguria.

Nei presidi su alcuni dei percorsi liguri è stato proposto un elenco di suggerimento #iocamminosicuro ed è stato somministrato un questionario di autovalutazione anonimo e su base volontario sulla propria preparazione e conoscenza dei rischi in montagna. Hanno risposto 520 persone in diverse località montane dal Parco delle Mura di Genova al Rifugio Argentea nel Parco del Beigua al Parco di Monte Marcello-Magra-Vara nello spezzino.

Dai dati analizzati emerge che il campione rientra per un terzo tra i 31 e 50 anni e per un altro nella fascia d’età 51-65 (il rimanente 33% circa si divide tra 18-30 e 65+), mentre il 76% degli intervistati vive in Liguria, un 16% in Italia e un 2% sono turisti esteri (il 6% non ha specificato la provenienza).

L’autovalutazione, tuttavia, non corrisponde ai dati degli interventi di soccorso

In merito alla preparazione fisica, oltre il 70% degli intervistati ha dichiarato di essere in una buona o discreta condizione, mentre per quanto riguarda la conoscenza e l’esperienza nel settore delle attività del tempo libero all’aria aperta i è dichiarato “preparato” ben l’80% degli intervistati, attribuendosi valutazioni comprese tra 4 e 7 punti. L’81% degli intervistati inoltre afferma di avere le conoscenze e le accortezze per garantirsi un’escursione tranquilla.

Dopo il questionario, i partecipanti si sono sottoposti anche a test più specifici con lo scopo di verificare le risposte dell’autovalutazione. Le domande più mirate e specifiche hanno evidenziato quanto siano considerati normali comportamenti pericolosi come “tentare la sorte e proseguire se si incontrano brevi tratti ghiacciati imprevisti” (17,6% del campione). Emerge pertanto una tendenza marcata a sopravvalutare le proprie capacità fisiche e la percezione del rischio. I risultati quindi suggeriscono di proseguire con la campagna di informazione e sensibilizzazione coinvolgendo sempre più associazioni di promozione sociale e sportive sul territorio.

Alessandro Piana commenta la campagna “Io cammino sicuro”

«Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si occupano di sicurezza lungo quelli che sono i circuiti escursionistici di regione Liguria, a partire dall’altavia dei Monti liguri che è forse la più conosciuta – 440 km che parte da Strasenario a 20 mili, più tutte le altre d’altà che si intersecano all’alta via per un totale di quasi 10.000 km di infrastrutture secondarie percorse da molti visitatori turisti e sportivi», ha dichiarato al termine della conferenza stampa Alessandro Piana.

Il vice presidente di Regione Liguria si è rammaricato di quanti interventi di soccorso siano legati all’imperizia o impreparazione degli escursionisti. «Ci tengo anche a ringraziare tutti coloro che si occupano di sicurezza, monitoraggio, interventi ordinari, straordinari, segnaletica e soprattutto quelli che sono anche gli interventi volti proprio a mettere a soccorrere chi è per vari motivi diciamo così a delle peripezie lungo queste vie. Occorre organizzare dei corsi per formare sempre di più anche chi pratica le nostre montagne – i nostri Appennini e le nostre Alpi – e le nostre colline per evitare che poi si debba sempre intervenire in missioni di soccorso che hanno un costo e, soprattutto, distolgono i soccorritori magari da altre tipologie di intervento».

Il presidente di CAI Liguria: «una preparazione non sprovveduta è fondamentale per qualunque escursione»

«La campagna “io cammino sicuro” è proprio in questa direzione, fare in modo che le persone abbiano la capacità e l’informazione per muoversi nel nostro territorio nella maniera più sicura possibile, per per poterselo godere. È un territorio meraviglioso ma anche delicato, lo dimostrano gli oltre 500 interventi nel soccorso alpino solo in Liguria: ciò vuol dire che c’era il bisogno di fare informazione rispetto a tutto questo. Ma abbiamo però una segnaletica anche molto precisa e regole che ci permettono di muoversi anche in una decorosa sicurezza anche se il rischio zero non esiste mai. Ma se le persone non sono informate su questo, diventa un problema anche grande», ha dichiarato il Presidente di CAI Liguria.

Manfredi ha ricordato come esempio un episodio del 2022 in cui si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso perché era collassato il cane di una coppia che non aveva portato con sé una borraccia per far bere l’animale.

«Fondamentale poi la conoscenza del territorio: più il 25% dell’interventi del soccorso alpino avviene per persone che sono tutto sommato in buona salute e bene attrezzate, ma che si perdono. Il nostro è un territorio veramente delicato, basta sbagliare crinale e non si trova più la strada di casa. Lo stesso discorso vale per la dotazione d’acqua ma anche per la valutazione della difficoltà del percorso e del meteo. Molto spesso chi si avventura dice “ma tanto il tempo è bello”. Il tempo troppo bello, in alcune situazioni, equivale a molto caldo e può mettere in grande difficoltà. Anche in questo bisogna essere preparati e preparare l’uscita in maniera non dico professionale, ma almeno non in maniera sprovveduta».

Il decalogo in 16 punti dell'iniziativa Io cammino sicuro

Campagna “Io cammino sicuro”: 16 consigli per l’auto-protezione

1. Scegli percorsi adatti alle tue capacità e a quelle dei tuoi compagni, evita percorsi che non conosci e quelli privi di segnavia. Informati preventivamente sulla tua escursione, procurandoti una cartina o una traccia Gps e verificandone attualità e affidabilità prima dell’utilizzo, In caso di dubbio sul percorso torna indietro: è meglio rinunciare che rischiare! 
2. Prima di partire, informati sempre riguardo alle caratteristiche del sentiero che vuoi percorrere, alla lunghezza e al grado di difficoltà. Verifica inoltre che non sussistano temporanee ordinanze che ne limitano l’accesso: per cause diverse le autorità locali possono infatti limitare o regolamentare l’accesso ad alcuni sentieri.
3. In montagna non si dovrebbe mai andare soli. Se non hai alternative, scegli percorsi facili e in zone dove vi sia copertura della rete telefonica mobile; in caso di nebbia aspetta che la visibilità migliori ed evita di avventurarti su un terreno che non conosci.
4. Un’escursione in compagnia di un professionista può offrirti l’opportunità di percorrere i sentieri in tutta sicurezza ed aiutarti a scoprire l’incredibile ricchezza di flora, fauna e biodiversità dei nostri ambienti naturali. Informati per conoscere i ricchi programmi di escursioni guidate o consulta gli elenchi regionali delle Guide Ambientali ed Escursionistiche (GAE) e Accompagnatori di media montagna (AMM) o Guide Alpine.
5. Se la tua meta è un rifugio, prendi contatto con il gestore, informati sulle modalità di accesso alla struttura (obbligo di prenotazione, misure da adottare negli spazi comuni) e sui servizi che può offrirti.
6. Metti nello zaino (possibilmente dotato di cintura addominale) una sufficiente quantità d’acqua e di generi alimentari, un kit di pronto soccorso, giacca antipioggia, occhiali da sole, cappello, coltellino multiuso, cellulare con numeri di emergenza ed altri prodotti che possono risultare molto utili come una crema solare protettiva, una lampada frontale, uno spray anti-zecche, etc. Indossa calzature robuste e adatte all’escursione.
7. Valorizza le piccole imprese commerciali dei territori che visiti e dell’entroterra, entra in negozio o in azienda e acquista i prodotti tipici del luogo da portare a casa! Molte aziende lavorano per proporti prodotti ad alto valore ambientale.
8. Prima di partire informati sulle previsioni meteorologiche. Osserva sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche, specie vento e nebbia. Non percorrere i sentieri in condizioni meteo avverse per non mettere a rischio la tua incolumità e quella altrui.
9. Durante la passeggiata concedi la precedenza a chi scende; se durante il cammino incontri altre persone facilitane il passaggio facendoti da parte o arretrando quel tanto che basta per permettere di mantenere la giusta distanza.
10. Lascia a casa la fretta, i sentieri non sono piste. Se sei un biker o un runner, procedi con prudenza e a velocità adeguata al percorso; se incontri altre persone fermati agevolandone il passaggio e ricorda: sui sentieri i pedoni hanno sempre la precedenza!
11. Non abbandonare rifiuti di alcun genere: fazzoletti di carta e avanzi di cibo sono rifiuti, a casa tua non li butteresti a terra! Tieni nello zaino un piccolo sacchetto per smaltirli negli appositi contenitori o per portarli a casa.
12. Non accendere fuochi in natura ma solo nelle aree di sosta se consentito; segui le regole di fruizione e lascia pulito. Lascia le aree per la sosta in ordine e rispetta le eventuali attrezzature (come, ad esempio, brevi tratti di corda o catena) d’uso comune.
13. I cani da guardiania sono indispensabili per proteggere greggi e mandrie dai predatori: approcciali con rispetto e non correre, se puoi non creare scompiglio attraversando le greggi e allontanati con discrezione.
14. Rispetta gli animali, qualora incontrassi ungulati (cinghiali, caprioli, etc.) o altra fauna selvatica allontanati con discrezione e non interferire con le loro attività perché ciò potrebbe disturbarli o, peggio, comportare rischio per la tua incolumità. Se ti imbatti in un animale in evidente difficoltà (come un daino impigliato in una recinzione) chiama il 112 e chiedi di allertare il Nucleo regionale di Vigilanza Faunistico-Ambientale.
15. Esclusivamente in caso di emergenza, chiama il numero unico 112: sarà l’operatore ad inoltrare la comunicazione ai soggetti competenti. Se disponi di smartphone con Gps o strumento satellitare comunica le coordinate geografiche del punto in cui ti trovi.
16. In presenza di neve verifica se è stato emesso allerta valanghe della Regione Liguria: ben 97 comuni potrebbero essere interessati! In caso di allerta gialla, o superiore, è obbligatoria l’attrezzatura APS (ARTVA – Apparecchi per la Ricerca dei Travolti da Valanga – Pala e Sonda) anche per le escursioni con racchette da neve.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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