Vado Ligure, il rigassificatore Golan Tundra è incompatibile coi cetacei presenti nella zona. Lo afferma Davide Virzi, presidente dell’area marina protetta di Bergeggi (Savona), durante uno degli incontri relativi al progetto di spostamento del rigassificatore.
Virzi, “Ad oggi abbiamo ricevuto solo risposte sbagliate”
“Non siamo tranquilli per niente. Dobbiamo avere la certezza scientifica che non ci saranno impatti e invece questa certezza ancora non c’è. Ad oggi abbiamo ricevuto solo risposte sbagliate, come quando dite che non ci sono capodogli, ma i dati del passaggio dei cetacei sono pubblici”, ha spiegato Virzi davanti ai tecnici Snam e ai dirigenti della struttura commissariale. “Se c’è un posto dove non si può mettere un impianto industriale è proprio l’area marina protetta di Bergeggi. Ormai mi sembra di capire che, anche se spuntasse una foca monaca, si andrà avanti lo stesso, ma rimaniamo perplessi: questo è un impianto poco compatibile con i cetacei”.
Nel corso dell’incontro, i tecnici Snam, supportati dai consulenti scientifici incaricati, hanno tentato di rispondere alle spinose questioni sollevate del presidente dell’area marina, ma con scarso successo. “Ancora oggi le risposte che abbiamo ricevuto sono sbagliate – ha proseguito Virzi – La nostra posizione, i nostri dubbi e le nostre paure sono sempre le stesse di prima. E siamo preoccupati anche per gli anni di funzionamento dell’impianto. Questa è un’area di rilievo assoluto per la biodiversità e non deve essere interessata da impatti e la stessa Regione ha il dovere di tutelarla”.
D’accordo con Virzi anche il sindaco di Spotorno Mattia Fiorini, in collegamento da remoto, che ha inoltre sottolineato come “Ormai risolta l’emergenza energetica nazionale non sappiamo se valga la pena spostare la nave da Piombino”.
Proteste anche a Savona per il rigassificatore incompatibile coi cetacei
Numerose perplessità, che vanno a sommarsi alle proteste di soli pochi giorni prima a Savona. Tra le tremila persone in piazza per manifestare contro la decisione intrapresa da Toti per lo spostamento del rigassificatore, anche il sindaco di Savona, Marco Russo: “È un progetto lacunoso, come sta emergendo ogni giorno, a dimostrazione della fretta e della superficialità con cui è stato messo a punto. Ma non è solo un problema di lacunosità: questo progetto è sbagliato in radice. Non è un impianto emergenziale, come era stato pensato nel ‘22, ma è un impianto di medio-lungo periodo ed è un impianto incompatibile con il disegno di sviluppo che faticosamente, lentamente ma con assoluta determinazione il comprensorio savonese sta portando avanti”.