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Nella mattinata di ieri si è celebrata l’udienza di convalida del fermo di indiziato di delitto di Andrea Soldati, il senzatetto trentaduenne, ritenuto dagli inquirenti responsabile dell’omicidio di Massimo Romano, di cui è stato rinvenuto il cadavere nel greto di un rio a Ceriale, nei pressi di Piazza dei Volontari, nel primo pomeriggio di martedì 14 novembre.
Romano aggredito per impedire che violentasse una donna, secondo il colpevole
Soldati, che ha cofessato di essere il responsabile del brutale omicidio, ha detto al giudice di essere uscito dal garage in cui viveva con la compagna. Una volta rientrato, ha visto Massimo Romano tentare una violenza sessuale sulla donna e lo ha aggredito violentemente, prima colpendolo e in seguito strangolandolo con un collare, per poi gettare il corpo senza vita nel torrente cerialese.
La ricostruzione del presunto colpevole coincide con il quadro probatorio e indiziario raccolto nei giorni a seguire il ritrovamento del corpo. Anche i riscontri sulle tracce ematiche rinvenute nel garage confermano questa versione, così come altri elementi investigativi a supporto dell’accertamento dei fatti. L’impronta di una scarpa da ginnastica, in particolare, con un profilo facilmente identificabile corrisponde a quella trovata addosso all’omicida, che prova la collocazione avvenuta all’interno del box che Soldati e la sua compagna avevano adibito ad abitazione.
Alla luce delle prove e della confessione, il PM Giovanni Battista Ferro ha chiesto la convalida del fermo
Richiesta accolta dal GIP dott. Emilio Fois, che ha disposto per Soldati anche la custodia cautelare in carcere. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Savona, che hanno condotto le indagini, hanno immediatamente dato esecuzione alla misura cautelare nei confronti del Soldati, che dunque resterà nel carcere di Imperia.
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