LiguriaDay Quotidiano online
Le forze dell’ordine hanno confermato poco fa che il cadavere trovato questa mattina nel Lago di Barcis (provincia di Pordenone) è effettivamente di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (provincia di Venezia) scomparsa una settimana fa. Di Giulia si erano perse le tracce dopo che era stata costretta con la violenza a salire su un’auto dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, sabato 11 novembre. La giovane avrebbe dovuto laurearsi questa settimana.
Le ultime tracce dei due si fermavano alla sera dello scorso sabato, quando una telecamera di uno stabilimento industriale a Fossò, a pochi chilometri da Vigonovo, ha ripreso la ragazza in un tentativo di fuga dall’auto. Nel video si vede Turetta che la rincorre e la colpisce con violenza alle spalle, continuando a prenderla a calci anche quando la ragazza finisce a terra, per poi caricarla di nuovo in macchina. Da quella notte, non si hanno più avuto notizie di Giulia fino a questa mattina, quando i sommozzatori hanno rinvenuto il corpo.
Secondo a quanto emerso finora, la ragazza indosserebbe ancora gli abiti con cui era vista sabato scorso ed è molto probabile che sia stata gettata nel lago tra l’11 e il 12 novembre, ma si attendono le indagini autoptiche per avere maggiori dati.
La famiglia Cecchettin si è chiusa nel silenzio a Vigonovo e per il momento non rilascerà dichiarazioni.
Continuano le ricerche di Filippo Turetta, nei cui confronti rimane in vigore un mandato di arresto europeo
L’auto di Turetta, una Grande Punto nera di Turetta (targa FA015YE) è stata trovata in un parcheggio vicino al lago Barcis. Nei giorni scorsi il direttore del Gazzettino aveva riportato un avvistamento dell’auto con il solo guidatore a bordo. Il targa-system ha poi collocato la vettura a Lienz, nel Tirolo orientale, nella giornata di mercoledì 15 novembre. Del giovane per ora si sono perse le tracce.
Negli ultimi giorni la Procura di Venezia ha posto sotto sequestro indumenti e dispositivi informatici del giovane per cercare qualunque traccia dei due. Nella giornata di ieri inoltre il giovane risulta iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentato omicidio, che ora la Procura aggiornerà a seguito del ritrovamento del corpo. Il mandato aveva fatto seguito ai ritrovamenti di sangue e capelli a Fossò e per gli atti violenti ripresi dalla telecamera a circuito chiuso.
Il cellulare di Filippo Turetta sarebbe spento da sabato notte, tuttavia la sorella della ragazza scomparsa, Elena Cecchettin, sostiene di averlo visto online su Whatsapp e di avergli scritto per avere notizie di Giulia. Ovviamente, senza alcuna risposta.
Le persone intorno a Giulia Cecchettin descrivono i comportamenti sempre più possessivi e aggressivi dell’ex fidanzato
Gli inquirenti stanno anche cercando di ricostruire in che rapporti fossero i due giovani al momento del sequestro. Le persone vicine a Giulia raccontano di una relazione che si era fatta sempre più soffocante, con Filippo che voleva essere ovunque si trovasse Giulia e conoscere i suoi spostamenti.
Descritto inizialmente come “un po’ possessivo”, sono le parole della sorella di Giulia a tratteggiare un quadro sempre più cupo. Giulia avrebbe infatti confidato a delle amiche di avere avuto paura di Filippo in diverse occasioni, ma non aveva mai esternato questi timori in famiglia.
Secondo un’amica di Filippo tuttavia questo non avrebbe preso bene la rottura della relazione, di «non poter vivere senza di lei». Dopo aver interrotto la storia, i due avevano continuato a vedersi, cercando di mantenere un rapporto di amicizia. Proprio in virtù di questo Turetta si era offerto di accompagnarla a cercare le scarpe da indossare il giorno della laurea, sabato scorso.
E proprio il traguardo universitario potrebbe aver spinto il giovane a un gesto così estremo
I due erano infatti compagni di corso, Giulia era però più avanti sul percorso e avrebbe dovuto discutere la sua tesi in questi giorni. È possibile che questo cambiamento, che avrebbe cambiato in maniera importante le dinamiche tra loro, riducendo così per Filippo le possibilità di vederla e di provare a convincerla a tornare insieme, abbia fatto maturare in lui la decisione di agire prima della discussione di laurea. Tanto che lui l’avrebbe pregata di rallentare, di ritardare gli ultimi esami e la tesi per restare insieme. Sarebbe anche questa insistenza ad aver convinto Giulia a interrompere la relazione.
La famiglia Turetta aveva parlato a seguito della perquisizione dell’abitazione per voce del proprio avvocato. Il legale ha spiegato che i genitori di Filippo sono scossi e sono consapevoli che il figlio potrebbe aver ucciso l’ex-fidanzata, ma hanno negato qualunque indole violenta o controllante fino al ritrovamento del corpo.
Quello di Giulia Cecchettin diventa così l’ennesimo caso di femminicidio nel nostro Paese (oltre 100 donne assassinate da partner, ex partner o familiari), a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ti potrebbe interessare anche:
Individuati a Genova i responsabili di una truffa Whatsapp che ha toccato tutta Italia
