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Giorgio Spaziani Testa e Vincenzo Nasini
Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia e Vincenzo Nasini, Presidente Ape Confedilizia Genova

Cedolare secca, affitti brevi e Superbonus

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Cedolare secca, affitti brevi e Superbonus: le critiche di Ape Confedilizia Genova alle proposte di legge di Bilancio. A rischio nuova stangata per 11.000 proprietari di appartamenti tra Genova e Provincia

Se il Governo vuole veramente favorire gli affitti lunghi deve eliminare o ridurre l’Imu e accelerare i processi di sfratto, non certo adottare delle norme fiscali punitive. Lo ha detto il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera in un’audizione che ha avuto per oggetto il disegno di legge di Bilancio 2024.

Concetto ribadito anche da Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova e vicepresidente nazionale: «La nostra città e la nostra provincia rischiano di essere fortemente penalizzate dalle scelte che si stanno facendo. La questione più spinosa è quella della cedolare secca sui redditi derivanti da locazioni brevi. Questa misura rappresenta l’ennesimo tentativo di colpire la proprietà privata. La mia contrarietà resterebbe anche qualora la norma approvata in Consiglio dei ministri fosse, come preannunciato, modificata nel senso di escludere l’incremento di tassazione in caso di locazione breve di un solo appartamento».

Incentivi: le proposte

A Genova il mercato degli affitti brevi è in crescita e rappresenta una risorsa per la città: «L’offerta turistica è aumentata grazie a questa tipologia di contratto e tutta la città ne beneficia e oggi sono circa 11.000 gli appartamenti in locazione breve tra la città, le riviere e l’entroterra. Se l’intento del Governo è quello di favorire le locazioni di lunga durata, la strada da seguire non è quella delle norme fiscali punitive bensì quella degli incentivi e delle tutele».

Quanto agli incentivi, la Confederazione ha proposto l’azzeramento dell’Imu – o, in subordine, il suo dimezzamento – in caso di locazione degli immobili abitativi attraverso i contratti cosiddetti concordati, a canone calmierato (l’onere sarebbe di circa 250 milioni di euro nella prima ipotesi e di circa 80 nella seconda) e un chiarimento legislativo circa l’applicabilità in tutta Italia della cedolare secca al 10 per cento per gli stessi contratti.

Per quanto concerne, invece, le tutele, Confedilizia suggerisce di accelerare gli sfratti attraverso l’affidamento delle esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari. Un’ulteriore critica è stata sollevata sulla disposizione che prevede la tassazione delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal superbonus.

C.S.

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