Sarà inaugurata giovedì 16 novembre a Palazzo Ducale la mostra “Artemisia Gentileschi, coraggio e passione”, dedicata alla pittrice che prima riuscì a farsi ammettere in un’Accademia d’Arte, diventando pertanto la prima donna artista di mestiere della storia moderna.
L’esposizione, a cura di Costantino D’Orazio (con la collaborazione di Anna Orlando), ripercorre le vicende familiari e personali di Artemisia e allo stesso tempo mostra le innovazioni artistiche che segnarono la sua singolare carriera. Sono più di 50 i dipinti provenienti da tutta Europa esposti al Ducale, che restituiscono un ritratto fedele della complessa personalità di una delle più celebri artiste del ‘600.
Un’iniziativa che rientra nel progetto “L’Arte della solidarietà” realizzato da Arthemisia con Komen Italia, charity partner della mostra. Il concetto alla base della partnership è unire l’Arte e la salute, la bellezza con la prevenzione. Per questo motivo una parte degli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti di ingresso della mostra sarà devoluta alla realizzazione di specifici progetti per la tutela della salute delle donne, occasione per Komen Italia, che si prepara così al grande evento nazionale per festeggiare il 25° anniversario della “Race for the cure”, il prossimo maggio.
Artemisia Gentileschi: la passione per la pittura, il coraggio di perseguire la via dei suoi desideri
La storia di Artemisia Gentileschi è segnata dalla violenza e dalla capacità di non arrendersi. Istruita alla pittura dal padre Orazio, la giovane artista conobbe nella bottega paterna molti dei suoi allievi, tra cui Agostino Tassi. Quell’incontro segnò la sua vita per sempre: lo stupro, il processo pubblico, l’interrogatorio sotto tortura – alle mani, quelle stesse mani che lei usava per dipingere – e, infine, lo scandalo contribuirono a rendere Artemisia l’artista che oggi conosciamo, sia nella scelta dei temi trattati nelle sue opere, che nelle sue visioni narrative.
Ci basta fare un confronto con: “La Giuditta che decapita Oloferne” della Gentileschi stessa con “Giuditta ed Oloferne” ad opera del suo contemporaneo Michelangelo Merisi, ovvero Caravaggio, per capire ed intendere quanto il vissuto di Artemisia entri prepotentemente nelle sue tele, offrendoci un ritratto di una protagonista del suo tempo, non certo disposta a subire ma disposta a combattere per la sua libertà.
Dalla vicenda di violenza l’artista esce vincitrice dal tribunale ma sconfitta per l’opinione pubblica romana. Artemisia riesce a contrarre comunque un buon matrimonio e si trasferisce a Firenze, dove ha modo di ricostruirsi una reputazione e di mostrare il proprio talento fino a ottenere la consacrazione. Ammessa all’Accademia di Belle Arti, grazie anche al favore del granduca Cosimo de Medici, che le commissiona diverse opere per la sua collezione privata, Artemisia ebbe accesso alle principali corti italiane, Venezia, il ritorno a Roma, Napoli, fino a raggiungere il padre in Inghilterra e aiutarlo a completare una commissione per il Re Carlo I.
L’intricato rapporto col padre
All’interno del percorso espositivo un’attenzione particolare è dedicata al travagliato rapporto con il padre Orazio Gentileschi – illustre pittore dell’epoca, amico di Caravaggio e primo maestro di Artemisia – sfociato poi in una vera e propria rivalità. Grazie al confronto di opere basate sullo stesso soggetto, fra padre e figlia, ai visitatori sarà possibile ammirare come Artemisia abbia superato il suo primo maestro, attingendo anche allo stile di Caravaggio, che a sua volta è richiamato nel percorso della mostra.
La mostra è promossa e organizzata da Arthemisia con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria
L’iniziativa rientra inoltre nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023. Sponsor principale Generali Valore Cultura, special partner Ricola; media partner Il Secolo XIX mentre il mobility partner è Frecciarossa Treno Ufficiale
È possibile acquistare il biglietto online, anche in modalità open (biglietto con data 16€, open 18€, ridotto 15€ consulta qui l’elenco delle riduzioni). Nel prezzo è compresa l’audioguida della mostra.
La mostra sarà visitabile a partire da giovedì 16 novembre 2023 fino al 1° aprile 2024 con i seguenti orari (ricordiamo che la biglietteria chiude sempre un’ora prima dell’esposizione):
- Lunedì dalle ore 14 alle 19
- Martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle ore 19
- Venerdì dalle ore 9 alle ore 20
- Sabato dalle ore 10 alle ore 20
- Domenica dalle ore 10 alle ore 19
Sono inoltre previste aperture straordinarie in concomitanza con le festività natalizie e pasquali:
- Venerdì 8 dicembre dalle ore 10 alle ore 19
- Domenica 24 dicembre dalle ore 9 alle ore 17
- Lunedì 25 dicembre chiuso
- Dal 26 dicembre all’ 8 gennaio dalle ore 10 fino alle ore 19
- Domenica 31 marzo dalle ore 10 alle ore 19
- Lunedì 1 aprile dalle ore 10 alle ore 19
Per tutte le informazioni sulla mostra e su tutti i biglietti rimandiamo al sito di Palazzo Ducale.
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