Si è tenuta ieri la seconda assemblea sul progetto dello Skymetro, dopo il primo appuntamento tenutosi a Molassana. La sala consiliare del Municipio Bassa Valbisagno è risultata affollata e molto accesa. All’evento hanno partecipato l’assessore Matteo Campora, il responsabile di progetto Emanuele Scarlatti, il presidente del Municipio Angelo Guidi. Come moderatore del dibattito, presente il sociologo Andrea Pirni dell’Università di Genova.
Il pubblico era particolarmente nutrito da esponenti del comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile, o di suoi simpatizzanti, tanto che molti sono rimasti fuori dalla sede del municipio per rispettare i limiti di sicurezza. Le persone in strada hanno pertanto avviato una protesta spontanea con striscioni e fischietti e scandendo lo slogan “no Skymetro, sì tram” per tutta la durata dell’assemblea.
A scaldare l’assemblea, la variante nei pressi di Genova Brignole che porterà lo SkyMetro
A scaldare gli animi ci hanno pensato le parole del Sindaco Marco Bucci che poche ore prima dell’assemblea, dopo il consiglio comunale, ha dichiarato: «Ho chiesto ai progettisti dello Skymetro di modificare il disegno attuale ed eliminare la doppia esse nei pressi del ponte di Sant’Agata, in questo modo il tragitto passerà anche più lontano dalle case».
Tuttavia, da quanto appreso durante l’assemblea, la tripla curva sul Bisagno rimarrà pur intervenendo per restringere l’ampiezza delle anse e impattare così il meno possibile su Borgo Incrociati. Questa soluzione però potrebbe rivelarsi più problematica negli aspetti tecnici: i binari infatti devono avere un raggio minimo garantito perché i treni possano percorrerli in sicurezza.
Una decisione che ha infiammato i rappresentanti del comitato. «Per mesi abbiamo ascoltato slogan, solo ora si intravede un progetto e ci annunciano che si modificherà la svolta a Brignole come se nulla fosse. Le sopraelevate non le vuole più nessuno. Per queste opere si fa una valutazione costi-benefici, qui manca completamente la vita delle persone», ha dichiarato il sociologo Massimo Cannarella.
«Non è stata fatta nessuna valutazione del rischio sociale», gli ha fatto eco Cecilia Capozzi, sociologa e a sua volta contraria al progetto.
La maggiore perplessità rimane sulla decisione di avviare il confronto pubblico solo dopo aver definito il progetto
Oltre al comitato, hanno partecipato all’assemblea diversi residenti della Bassa Valbisagno che saranno coinvolti dal progetto dello SkyMetro, preoccupati degli impatti sul quartiere. Il malcontento si è sentito parecchio in aula, soprattutto per la frustrazione di molti residenti per non essere stati coinvolti durante la progettazione. A questo stato dell’arte, la discussione sembra un’occasione per far digerire il boccone amaro alla cittadinanza, più che un dialogo costruttivo.
«Se volete dialogare coi cittadini mettete nel cassetto questa proposta e riaprite la discussione con tutta la vallata», protesta un residente tra gli applausi del pubblico.
Le preoccupazioni principali riguardano la sicurezza del quartiere, ma anche l’impatto sulle case, in particolare per coloro che si troveranno un pilone davanti alle finestre. Una situazione per cui non c’è indennizzo che tenga, rimarcano alcuni cittadini.
«Le assemblee pubbliche di ieri a Molassana e di oggi a San Fruttuoso sul progetto dello SkyMetro sono state due importanti occasioni di confronto con la cittadinanza su un tema chiave per la Valbisagno quale il futuro del trasporto pubblico locale», si legge in una nota firmata dall’assessore Campora. «Il progetto è ancora nella fase esecutiva e quindi ancora aperto a possibili modifiche per cercare di venire incontro il più possibile alle richieste espresse dai residenti, come abbiamo appena fatto ad esempio per la S che, in base alla vecchia ipotesi di tracciato, si avvicinava troppo alle case di Borgo Incrociati».
Malgrado le perplessità avanzate nel corso dell’assemblea, il Comune dichiara di voler procedere con lo SkyMetro.
«Siamo convinti che lo SkyMetro sia l’infrastruttura giusta per dotare finalmente la Val Bisagno, dopo tanti, troppi anni di attesa, di un sistema di trasporto pubblico moderno ed efficiente anche dal punto di vista ambientale, grazie alla conseguente riduzione del traffico privato e alla produzione di energia verde da parte dei pannelli fotovoltaici installati su una porzione consistente del tracciato. Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno partecipato agli incontri di questi giorni e fornito numerosi e utili spunti di riflessione che saranno attentamente valutati dai nostri tecnici nel prosieguo dell’iter progettuale».
L’assemblea si può rivedere sulla pagina Facebook del Municipio della Bassa Valbisagno.