Storia di Halloween, tutte le leggende e le tradizioni che si celano dietro la notte del 31 ottobre.
Manca sempre meno alla notte più spaventosa dell’anno, zucche, dolcetti e maschere di ogni tipo sono pronte ad invadere le strade e le piazze della città per celebrare Halloween, una festa amata da molti, soprattutto giovani ma anche molto divisiva.
Perché si festeggia Halloween? da dove arriva questa tradizione?
La maggior parte degli italiani pensa che Halloween sia una festività originaria degli Stati Uniti ma si sbagliano, perché in realtà la notte del 31 ottobre ha radici ben più antiche e profonde da ricercare proprio nella nostra vecchia Europa.
A lungo c’è stato questo falso mito che vedeva Halloween come qualcosa di “americano”, influenzati da film, merchandising e dalla esagerata passione che gli americani provano per questa festività. Abbiamo visto tutti continuamente le grandi celebrazioni di Halloween nelle città statunitensi, gli addobbi stratosferici nelle strade e soprattutto nelle case degli americani dove ci si batte a colpi di decorazioni fra le più spaventose. In realtà, se si scava più a fondo si trovano le vere radici della serata di Halloween, ricca di storia, tradizioni e riti spirituali. Scopriamole insieme.
Storia di Halloween, le radici della festività
Le origini di questa festività sono da ricercare in Scozia dove il termine All Hallows’ Eve (che significa vigilia di Ognissanti) comincia a comparire nel 1795, abbreviandosi negli anni nel più noto termine di Halloween.
Secondo alcuni studiosi però le radici di questa serata magica sono ancora più antiche, si pensa infatti che prenda il nome dalla festa di Samhain, un capodanno celtico che indicava la fine del periodo estivo e l’inizio di quello invernale. Un “capodanno” molto sentito nella tradizione celtica e che durava una settimana intera durante la quale, secondo le credenze dell’epoca, il mondo dell’aldilà si ricongiungeva con quello terreno.
Quando però i romani arrivarono nei territori celtici eliminarono tutte le feste pagane, considerate “opera del diavolo” mantenendo solo la festa di Ognissanti (del 1° novembre), così per trovare un compromesso i celti decisero di festeggiare ciò che restava del vecchio Samhain la sera del 31 ottobre.
Storia di Halloween, quando arrivò negli States?
Halloween però divenne nota al resto del mondo solo nel corso dell’Ottocento quando cominciarono le grandi migrazioni degli irlandesi verso gli Stati Uniti. All’epoca la bella isola verde d’Irlanda contava appena 2 milioni di abitanti e la maggior parte di loro erano poveri e basavano la propria sussistenza sulla coltivazione di patate. Nel 1845 però un fungo attaccò le coltivazioni provocando una Grande carestia che obbligò una vasta fetta di popolazione a migrare altrove. Migrare significa portare altrove le proprie tradizioni e culture perciò gli europei esportarono Halloween nel paese a stelle e strisce che, a poco a poco, impazzì per questa festività trasformandola nell’Halloween che oggi tutti noi conosciamo.
I connotati religiosi che si celavano dietro i festeggiamenti di Halloween andarono scomparendo gradualmente negli Stati Uniti assumendo altre forme di rituali. Ad esempio si diffuse negli States la pratica del “dolcetto o scherzetto” comunque legata anche se lontana alla tradizione celtica. Infatti durante la notte di Samhain i celti lasciavano cibo sulla tavola in omaggio ai morti (in seguito alla credenza secondo cui in quella notte i due mondi si ricongiungessero) per scongiurare pericoli e maledizioni da parte loro.
In America questo rituale è stato trasformato nel più noto “Trick or Treat?” ovvero “dolcetto o scherzetto?” che ogni anno fa abbuffare di caramelle milioni di ragazzini che si accingono a bussare alle porte dei vicini per ottenere dolcetti. Si pensa che, per evitare un anno di sfortuna, durante la notte di Halloween sia bene bussare 13 volte alle porte del vicinato.
L’arrivo di Halloween in Italia
Anche se un pò in ritardo rispetto altrove Halloween è poi finalmente sbarcato in Italia come una ricorrenza ormai imperdibile per grandi e piccini e che ha stregato la maggioranza degli italiani. La festività ha cominciato a farsi sentire a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso grazie all’influenza soprattutto dovuta a film e serie tv provenienti dagli Usa.
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Così in poco tempo anche nel Belpaese si è insinuata la tradizione di zucche intagliate, costumi spaventosi, dolcetti e caramelle da distribuire nella notte del 31 ottobre, e anche in questo caso, seppur sembrano modi di festeggiare distanti dalla tradizione originaria, vi sono in realtà incredibilmente legati.
Perché usiamo costumi spaventosi e intagliamo zucche?
L’usanza di travestire grandi e piccini con abiti spaventosi e maschere proviene proprio dal Samhain, quando i vivi decisero di travestirsi con costumi paurosi per spaventare i morti giunti dall’aldilà evitando in questo modo che potessero impadronirsi dei loro colpi.
E anche le zucche intagliate fanno parte di un’antica leggenda perché sono legate alla storia di un vecchio fabbro di nome Stringy Jack che, in seguito al suo vizio del bere, vendette la sua anima al diavolo per ripagare i suoi debiti. Poco dopo il patto con il diavolo però Jack morì e venne cacciato dal paradiso ma il diavolo lo mandò via anche dall’inferno, quindi Jack fu condannato a peregrinare in eterno nel buio cunicolo tra inferno e paradiso e per farsi luce intagliò una rapa cava che usò come lanterna. Da qui l’usanza di intagliare le zucche e inserirvi lumini all’interno, si optò per la zucca perché più facilmente diffusa rispetto alla rapa.
Foto di copertina: Pexels
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