Quando la conoscenza abbraccia diversi ambiti e lascia il segno.
Prende il via il 21° Festival della Scienza, In programma a Genova da giovedì 26 ottobre a domenica 5 novembre 2023, Parola chiave: Impronte. In programma 239 eventi, articolati in 97 conferenze, 86 laboratori, 26 mostre, 3 spettacoli ed eventi speciali.
Un festival che ogni anno si rinnova nei contenuti ma che conferma il format vincente. Dopo il gran risultato della ventesima edizione che, con 220mila presenze, si è rivelata la migliore dal 2013, il Festival della Scienza numero 21 registra già da ora due dati molto significativi: a pochi giorni dall’inizio della manifestazione, già 100mila le prenotazioni.
11 giorni, nei quali la manifestazione coinvolgerà 300 scienziati e personalità illustri italiani e stranieri e quasi 350 tra enti, associazioni, aziende e editori che hanno partecipato alla composizione del programma. A legare tutti gli eventi in programma è la parola chiave scelta per l’edizione 2023, Impronte, che abbraccia molti ambiti di conoscenza: dalla genetica alle neuroscienze, dalla biometrica alla paleontologia, dall’astronomia all’archeologia, ma soprattutto che fa riflettere sull’impronta ecologica e sulle tematiche della sostenibilità.
L’edizione della generazione Z
Quest’anno la manifestazione amplia ulteriormente l’offerta della scorsa edizione, promuovendo l’iniziativa Gen Z al Festival: tutte le conferenze del Festival sono gratuite per gli under 18, per gli studenti universitari e per gli iscritti ai percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore (Its Academy) realizzati dalle Fondazioni Its della Liguria.
In occasione di Genova Capitale del Libro 2023, nell’ampio palinsesto delle conferenze del Festival trova spazio il progetto Leggere di scienza, dedicato al valore della lettura come strumento per avvicinarsi alla scienza: sedici incontri coinvolgenti con gli autori italiani dei più recenti libri di divulgazione scientifica in collaborazione con sedici diversi editori.
Quest’anno si celebrano importanti ricorrenze: i cento anni dalla fondazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e i primi vent’anni dell’Istituto Italiano di Tecnologia, due grandi eccellenze per quanto riguarda il presente e futuro della ricerca scientifica italiana. Il Festival celebra inoltre il centenario dalla nascita di Italo Calvino, il grande scrittore del Novecento le cui opere manifestano la sua straordinaria attenzione agli sviluppi della scienza e alle sue implicazioni in epistemologiche.
“Un appuntamento non solo simbolico ma un appuntamento reale, una punta di diamante delle offerte della nostra città, il risultato lo dimostra la generazione di giovani che si avvicinano alla scienza ed il Festival di quest’anno si prefissa quest’obiettivo, creare posti di lavoro, sempre piu richiesti nell’ambito specifico scientifico” sono le parole del Sindaco di Genova Marco Bucci.
La giornata inaugurale: Arte e scienza a confronto
Nel giorno di apertura della ventunesima edizione del Festival della Scienza, giovedì 26 ottobre 2023, per la prima volta non salgono sul palco scienziati, ma artisti che credono convintamente nel rapporto sinergico tra arte e scienza e nella necessità di costruire insieme un futuro migliore per l’umanità. Il primo grande ospite è l’artista Michelangelo Pistoletto che, nell’ambito dello straordinario tour mondiale in occasione del suo novantesimo compleanno, onora il Festival con la lectio magistralis, (giovedi 26 ottobre, ore 18) La formula della creazione, in cui parla del rapporto tra arte e scienza.
Sarà invece, nella giornata di giovedi 26 ottobre, ore 21, l’attore e regista Marco Paolini ad animare il sinergia fra Arte e scienza, nella conferenza spettacolo Cantiere Fabbrica del Mondo a condurre il pubblico in una riflessione appassionata su temi come l’energia, la crisi ambientale, il saccheggio delle risorse naturali e il cambiamento climatico, l’evoluzione della specie e delle tecnologie.
I protagonisti del Festival
Presenti grandi nomi internazionali per parlare di cosmologia e astrofisica: Brian Cox fisico delle particelle e noto divulgatore scientifico della BBC, è protagonista della lectio magistralis Buchi neri e i loro segreti, in cui racconta come questi fenomeni si siano formati e quali misteri essi custodiscano (venerdì 27 ottobre, ore 21), mentre il cosmologo Thomas Hertog, che è stato uno dei più stretti collaboratori di Stephen Hawking, nell’appuntamento: Sull’origine del tempo, riflette sulle leggi cosmiche e la nascita dell’universo (venerdi 3 novembre, ore 21).
Con la parola chiave Impronte non può mancare uno spazio dedicato alle scienze archeologiche, che studiano le civiltà, le culture umane del passato e le loro relazioni con l’ambiente. Sul tema intervengono al Festival Marcella Frangipane, archeologa esperta dell’area anatolica, dove è nato il concetto di società, nella lectio magistralis Impronte, frammenti e ferite (mercoledì 1° novembre, ore 10.30) ed Elisabetta Boaretto, scienziata italo/israeliana che, in Alberi testimoni dei cambiamenti climatici, illustra come gli arbusti aiutino a capire il rapporto dell’uomo con l’ambiente e il modo in cui l’ambiente ha influenzato la civiltà umana (lunedi 30 ottobre, ore 17.30).
Intelligenza artificiale, meteorologia, danza unita all’astrofisica, robot, blogger, ambiti multidisciplinari che si raccolgono insieme, si abbracciano lasciando, l’uno l'”Impronta” sull’altro.
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.festivalscienza.it, da cui è possibile anche scaricare il pdf del catalogo. Attivo il call center gratuito del Festival al numero 010 8934340, per informazioni e prenotazioni. L’acquisto dei biglietti si può effettuare sul sito del Festival (senza necessità di ritiro in biglietteria) e all’Infopoint allestito nel cortile interno di Palazzo Ducale, in cui gli animatori possono fornire anche consigli sulle attività da seguire nel corso della giornata.
Ti può interessare leggere anche
Festival della Scienza 2023, un’edizione tra sostenibilità e sguardo al futuro