morti bianche in Liguria

Morti bianche: in Liguria sono 17 le vittime sul posto di lavoro dall’inizio del 2023

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Allarmante anche il numero di infortuni sul posto di lavoro: la regione ligure conta 12.891 denunce

Per la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro dell’8 ottobre 2023, Inail ha pubblicato i dati che riguardano la regione Liguria.

E’ così emerso che dall’inizio dell’anno al 31 agosto 2023 (data di rilevazione) in Liguria sono state 17 le vittime sul posto di lavoro. Si tratta del doppio delle vittime riscontrate per l’anno 2022.

E tenendo in considerazione che mancano ancora dei mesi alla fine dell’anno, il numero in questione potrebbe aumentare ulteriormente.

Le 17 vittime sono morte nelle seguenti province:

  • 5 a Genova
  • 5 a Imperia
  • 4 a La Spezia
  • 3 a Savona

Denunce infortuni sul lavoro

Allarmante è anche il numero di infortuni sul lavoro denunciato sempre nel periodo che va da gennaio ad agosto 2023.
Si parla di un totale di 12.891 denunce di infortunio, delle quali ben 4.884 coinvolgono lavoratrici donne.

In particolare si hanno circa 54 segnalazioni al giorno e 1.600 ogni mese.

Il settore dell’industria è quello da cui arrivano il maggior numero di denunce (circa 10.917).

Il numero delle denunce per provincia è il seguente:

  • 7.050 a Genova
  • 1.594 a Imperia
  • 1.914 a La Spezia
  • 2.333 a Savona

“Si tratta di una vergogna nazionale”

In merito ai dati si esprime Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria:

Gli incidenti non sono cose che succedono così, per karma o per un destino cinico e baro. Dietro ci sono regole non rispettate, formazione e informazione non data, subappalti, avidità di certi sedicenti imprenditori, controlli non sufficienti, sanzioni non efficaci

Secondo Maestripieri è, quindi, necessario che si facciano investimenti per aumentare la sicurezza, anche attraverso l’assunzione di nuovi ispettori e irrigidendo le sanzioni per quelle aziende che non rispettano le regole.

Sicurezza innanzi tutto

L’idea di dare maggiore importanza alla sicurezza in ambito lavorativo è un tema già affrontato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l’Assemblea di Confindustria tenutasi a Roma il 15 settembre 2023.

“È anzitutto il tema della sicurezza sul lavoro che interpella, prima di ogni altra cosa, la coscienza di ciascuno. Democrazia è rispetto delle regole, a partire da quelle sul lavoro”

Così affermava Mattarella, sottolineando che devono essere le imprese, in primis, a farsi carico di un nuovo senso di responsabilità per favorire migliori condizioni di lavoro anche in termini di sicurezza.

E sull’onta di ciò che era stato affermato da Mattarella si era trovato in accordo il leader Cisl Luigi Sbarra. Così scriveva Sbarra sui social:

“Ha ragione il Presidente Mattarella, bisogna fare molto di più per fermare la strage nei luoghi di lavoro: servono più controlli, ispettori, informazione, formazione, investimenti nella prevenzione, le tecnologie devono essere messe al servizio di questa emergenza”

Per Maestripieri ci sarebbe poi un altro problema che va ad incidere sulla situazione allarmante riscontrata:

“Se da un lato è evidente la correlazione tra un precariato sempre più spinto e l’aumento degli infortuni, dall’altro si ha la sensazione che i tagli dei costi in molti casi abbiano ridotto l’attenzione alla sicurezza. Il deterioramento della qualità del lavoro è, ormai, un fatto incontestabile, che trova evidenza sia nella percentuale di contratti a tempo determinato, spesso di pochi giorni, sia nel preoccupante peggioramento della prevenzione e vigilanza sulla sicurezza”

L’appello della Cisl – che ormai denuncia da mesi questa ‘situazione ingestibile’ – è che il tema della sicurezza sul posto di lavoro torni ad essere un argomento prioritario per il governo. Affinché si possa mettere la parola fine all’incessante numero di morti bianche.

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Info Althea Amato

Althea Amato
Althea Amato, 26 anni, studentessa universitaria con la passione per i libri e la scrittura. Laureata in Scienze della Comunicazione, attualmente iscritta alla laurea magistrale di Informazione e Editoria. Qui con l'ambizione di trasformare una passione in un futuro lavoro.

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