Missione compiuta per il team europeo che intorno alle 3:36 italiane di oggi, lunedì 9 ottobre 2023, ha mandato in orbita il razzo Vega. In un’ora, 43 minuti e 58 secondi dal decollo dal centro spaziale di Korou, in Guyana francese, l’equipe di scienziati in gioco ha posizionato in orbita due satelliti affiancati da 10 corpi ausiliari più piccoli. Ma qual è l’obbiettivo della missione VV23?
I due corpi principali portati nello spazio dal razzo Vega, rispettivamente il Theos-2, acronimo di Thailand Earth Observation System 2, e il Formosat-7r/triton saranno la possibilità a studiosi e ricercatori di osservare specifiche località della terra in maniera ancor più approfondita. In particolare, il primo offrirà immagini ad altissima risoluzione del Regno di Thailandia al fine di favorirne uno sviluppo mirato. In parole povere, le autorità thailandesi potranno individuare più velocemente ed efficacemente le esigenze del territorio, intervenendo con maggiore efficacia.
Il secondo, di progettazione e fattura taiwanese, ha il compito di raccogliere i segnali riflessi della superficie oceanica, calcolando con grande precisione la velocità del vento e delle correnti. Per quanto riguarda i dieci satelliti ausiliari che supporteranno l’attività dei due principali, il team al comando della missione spaziale europea ha confermato la corretta separazione di otto corpi, mentre per gli ultimi due non sembrano esserci ancora notizie certe.
Dopo lo slittamento della partenza del 6 ottobre 2023 a causa di un elemento dell’assemblaggio di lancio ancora non pronto al decollo, il razzo Vega ha dunque portato a termine la missione, compiendo il terzo e ultimo lancio made in Europa del 2023.