L’Organizzazione Sindacale UGL Autoferro di Genova ha proclamato uno sciopero di 24 ore per la giornata di martedì 10 ottobre 2023 con le seguenti modalità:
Per quanto riguarda il servizio di trasporto urbano nel Comune di Genova, il personale del servizio clienti, gli addetti alle biglietterie e il personale viaggiante si asterranno dal lavoro per l’intera giornata. Garantite le fasce tutelate al mattino e alla sera, dalle ore 6.00 alle 9.00 e dalle 17.30 alle 20.30.
Anche il personale viaggiante del servizio di trasporto provinciale su gomma si asterrà dal lavoro per tutto il giorno. In questo caso le fasce tutelate di viaggio saranno dalle ore 6.00 alle 9.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Il personale delle biglietterie si asterrà dal lavoro dalle ore 9.00 alle 16.30.
Nel caso del trenino che collega Piazza Manin con Caesella, sia il personale viaggiante e graduato che quello delle biglietterie si asterranno dal lavoro per l’intera giornata. Il servizio sarà comunque assicurato dalle ore 6.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 20.30.
Si ricorda, che in ambito urbano il servizio è garantito per tutta la giornata per le persone portatrici di handicap, mentre sul servizio provinciale o di noleggio saranno tutelati i trasporti convenzionati o prenotati prima della proclamazione dello sciopero.
Le motivazioni dello sciopero del 10 ottobre
La contestazione, ancora una volta, vuole porre l’attenzione su problemi di pulizia dei mezzi, la sicurezza del personale e su una serie di situazioni che creano ritardi e malcontento nell’utenza, in particolare la mattina.
Il segretario regionale di UGL FNA Roberto Piccardo ha commentato duramente le condizioni di lavoro subite dal personale di Amt: «La direzione dice tanto di tenere all’immagine aziendale e poi i bus girano sporchi dentro e fuori, sono anni che i colleghi non riescono ad avere la dotazione vestiaria prevista. I colleghi scalano già al mattino alle 7, il collega aspetta che arrivi il bus e fa scendere il collega e parte lui, con i conseguenti ritardi e insulti. Inoltre per prendere un giorno di festa gli autisti devono stare ore e ore nei depositi. Per di più i tempi di percorrenza delle linee sono talmente inidonei che per andare in bagno i colleghi partono in ritardo».
Gli operai non sono messi in condizione di lavorare, mancano le attrezzature, i ricambi e il personale stesso. I bagni pubblici spesso sono in condizioni inagibili o subiscono allagamenti in caso di pioggia, continua Piccardo, e sono comunque pochi, a Caricamento e a Brignole.
La bigliettazione e la sicurezza del personale, due temi molto caldi
Il sindacalista in questi giorni ha segnalato che che per molti utenti spesso è difficile acquistare il biglietto senza ricorrere ai servizi digitali – che comunque per molti rimangono complessi da usare. Specie sulle linee periferiche, la sera e nelle prime ore del mattino in particolare, quando tutti gli esercenti nei quartieri sono chiusi, in molti salgono sui mezzi senza biglietto. L’evasione rimane molto alta, anche perché.i controllori sono pochi e spesso sono riallocati alla guida perché mancano gli autisti.
Un problema, la difficoltà nelle assunzioni, sollevato anche da diverse aziende del TPL negli ultimi mesi. Le condizioni di lavoro poco allettanti e il costo delle patenti necessarie sono grandi deterrenti, malgrado l’alto tasso di disoccupati, per trovare nuovo personale da mettere alla guida dei bus.
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La presenza dei controllori a bordo è un deterrente anche per chi ha comportamenti non consoni. Se la loro presenza “in borghese” può far salire il numero di sanzioni comminate, il personale in divisa d’altro canto può aiutare a mantenere l’ordine sui mezzi.
«Servono tuttavia investimenti per avere controlli capillari sui bus da parte delle Forze dell’Ordine: gli autobus genovesi sono quotidianamente teatro di risse, spaccio, borseggi. A volte, sono utilizzati per traslochi. Non possiamo accettare che i colleghi si trovino in situazioni del genere, in certi orari sono completamente soli», ha dichiarato Piccardo. «Questo dovrebbe far capire a chi di dovere com’è l’umore dei dipendenti. Qualcuno si azzarda a dire che va tutto bene? Siamo una voce fuori dal coro, ma UGL FNA dice che c’è molto da fare. Abbiamo anche fatto proposte concrete peccato che non ci sia convenienza ad applicarle. La sicurezza del nostro personale è dell’utenza è per noi la priorità, oggi questo viene meno su tanti aspetti. Per questo martedì sciopereremo».
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