Il trimestre anti-inflazione è un’iniziativa del Governo che vuole tutelare il potere d’acquisto dei consumatori e contenere i prezzi. L’obiettivo è quello di contrastare l’inflazione.
L’iniziativa sarà attiva dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023, con l’intenzione di prolungarla qualora si evidenziassero risultati positivi.
Tra le città che hanno aderito all’iniziativa c’è anche Genova, sebbene la partenza del trimestre non sembri essere tra le migliori.
Come funziona il trimestre-anti-inflazione
“Le imprese della distribuzione che aderiscono all’iniziativa si impegnano a offrire una selezione di articoli a prezzi contenuti, con particolare attenzione ai prodotti di uso quotidiano facenti parte del “carrello della spesa”, ed a non aumentare il prezzo di tale selezione, per le tipologie di iniziative commerciali che lo consentano. Tra i beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, che compongono il tradizionale “carrello della spesa” sono compresi anche i prodotti per l’infanzia e la cura della persona.” così riporta il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
I prodotti che rientrano nell’ottica dell’iniziativa saranno riconoscibili grazie al bollino digitale predisposto dal Ministero. Questo, infatti, ha un logo che riprende i colori della bandiera italiana e che riporta la scritta ‘trimestre anti-inflazione’.
Il trimestre anti-inflazione si rivolge in primis ai cittadini e, in particolare, alle famiglie per tutelare questi soggetti dal caro-spesa.
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A Genova preferite le promozioni dei singoli supermercati
Sono oltre 250 gli esercizi commerciali che hanno aderito al “trimestre anti-inflazione”, tra questi ci sono anche Conad, Carrefour e Coop. Ad aderire poi non sono stati soltanto supermercati e negozi ma anche alcune farmacie che propongono così articoli per l’igiene (e non farmaci) a prezzi scontati.
Nonostante l’alto numero di adesioni, la città sembra non aver accolto bene la nuova iniziativa, tra le motivazioni sembrano esserci la difficoltà a trovare gli articoli contrassegnati dal bollino tricolore e la scarsa informazione sull’iniziativa.
I genovesi, dunque, hanno diverse motivazioni che giustificano la loro resistenza nei confronti del “trimestre anti-inflazione” e che li spingono ancora a ritenere le promozioni dei singoli supermercati più vantaggiose.
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