Dal carcere di Marassi “emergenza penitenziaria”, serve maggiore sicurezza e incremento al corpo di polizia.
Continuano le situazioni di disagio provenienti dal carcere di Marassi a Genova; un detenuto di 23 anni è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Martino. Il giovane, che si trovava in carcere per reati di resistenza e danneggiamento, avrebbe ingerito un mix di sostanze fino a stare male, è quanto riferito dal segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria Fabio Pagani. Il detenuto italiano si trovava in prima sezione al piano terra e avrebbe un “passato” da tossicodipendente.
Carcere di Marassi, emergenza penitenziaria: “un fatto sotto gli occhi di tutti tranne che del governo Meloni”
“Tutto ciò acclara la perdurante emergenza penitenziaria sotto gli occhi di tutti tranne del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del Governo Meloni – ha detto il segretario Pagani – fatta di sovraffollamento detentivo, insufficienza degli organici di Polizia penitenziaria, inadeguatezza di tecnologie ed equipaggiamenti e disorganizzazione imperante.”
Servono dunque, secondo la denuncia di Pagani, delle misure immediate come un decreto legge che con procedure d’urgenza possa mettere in sicurezza le strutture penitenziarie, irrobustendo anche il corpo di polizia penitenziaria a cui, ad oggi, mancano 18 mila unità.
Foto di copertina: Repubblica
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