La basilica di San Paolo fuori le mura. Tra storia, arte e fede.
San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma meta di pellegrinaggi da tutto il mondo cristiano.
Questa chiesa è dedicata all’apostolo Paolo, secondo la tradizione martirizzato e sepolto qui. Quando si entra in questo luogo sacro si prova un senso di stupore e di devozione.
La struttura è imponente e maestosa, con una facciata neoclassica sormontata da una statua di Gesù e da quindici statue degli apostoli e dei santi.
Il portico è decorato con mosaici che rappresentano scene della vita di San Paolo. Il campanile è alto 73 metri e ospita cinque campane e la più grande delle quali pesa 7.200 kg.
L’interno è a cinque navate divise da 80 colonne di granito. La centrale è coperta da una volta a botte e presenta affreschi che illustrano episodi del Nuovo Testamento.
Il soffitto dorato è intagliato con motivi geometrici e floreali mentre lungo le pareti laterali ci sono 36 medaglioni che ritraggono i vari papi partendo da San Pietro.
L’elemento più caratteristico della chiesa è il baldacchino, sostenuto da quattro colonne tortili di bronzo realizzato da Arnolfo di Cambio nel XIII secolo. Sotto è presente l’altare dove solo il papa può celebrare la messa, invece dietro è visibile il confessio, una cripta che contiene la tomba di San Paolo, protetta da una grata di ferro.
La chiesa conserva anche altre opere d’arte di grande valore, come il mosaico absidale del XIII secolo, che raffigura il Cristo tra San Pietro e San Paolo, il candelabro pasquale del XII secolo che ha forma di un albero con dodici rami simbolici e il quadro della Madonna del Soccorso del XV secolo che pare abbia compiuto molti miracoli.
La chiesa di San Paolo fuori le mura è un luogo di preghiera e di contemplazione, dove è facile sentirsi vicino a Dio e al suo apostolo trovando pace e conforto, testimonianza della fede cristiana e della storia della Chiesa, un patrimonio dell’umanità.
La sua storia è antica e affascinante, che inizia con la sepoltura dell’apostolo Paolo, martirizzato a Roma intorno al 65-67 d.C.
La tradizione che sostiene che all’inizio il corpo era sepolto in una necropoli lungo la via Ostiense, dove sarebbe sorta poi una piccola cappella memoriale. Diventata nel IV secolo, grazie all’imperatore Costantino, una basilica sopra la tomba di Paolo poi ampliata e abbellita nei secoli successivi.
Il chiostro e un’abbazia benedettina che hanno curato la liturgia e la conservazione, risalgono al IX secolo, nel XIII secolo arricchita dal magnifico mosaico absidale e dal baldacchino.
A completamento dell’opera, nel XV secolo, il portico con i mosaici e dal campanile.
La basilica ha conservato il suo aspetto originario fino al 1823 quando un incendio accidentale l’ha distrutta. La ricostruzione della basilica è avvenuta nel 1825 ed è durata quasi un secolo, seguendo il modello della basilica costantiniana.
Nel 1891 la consacrazione e nel 1928 il completamento con l’aggiunta della facciata neoclassica.
Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1980, gode dell’extraterritorialità della Santa Sede.
