Nuove tracce del passato scoperte in un cantiere genovese
I resti di una città passata continuano a riemergere a Genova.
La scoperta più recente risale a pochi giorni fa, quando nell’area della Rotonda di Carignano sono stati rinvenuti i resti di alcune fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale.
Ancora una volta un reperto archeologico viene trovato in un cantiere durante dei lavori di scavo.
A Genova sono molti i cantieri attivi e diverse sono le scoperte archeologiche fatte nel corso degli anni: i resti di Brignole, le testimonianze medievali nella Loggia di Banchi, la fornace romanda a Certosa e gli ultimi ritrovamenti di Carignano.
Vediamole più nel dettaglio.
Sito archeologico di Brignole
Durante i lavori di costruzione della fermata metropolitana (ultimata nel 2012), sono stati rinvenuti dei reperti risalenti al Neolitico Medio. Sempre qui è stato ricostruito il muro più antico della città risalente all’epoca del Bronzo Antico.
Questi reperti possono essere osservati proprio nella metropolitana, prima di dirigersi ai binari.
I resti della Loggia dei Banchi
Una grande scoperta che fece clamore nel 2021 fu quella fatta all’interno della Loggia di Banchi. Qui sono state ritrovate testimonianze della Genova medievale con reperti risalenti all’epoca romana e stratificazioni collocabili tra il XIII e il XVI secolo.
I reperti della Loggia sono stati talmente d’impatto da portare a una revisione del progetto Museo della Città che avrà il suo ingresso proprio nella cinquecentesca Loggia.
La fornace romana di Certosa
Anche qui, proprio durante i lavori (attualmente in corso) di prolungamento della linea metropolitana è stata rinvenuta una fornace di epoca romana, risalente al 300 d.C.
Ad annunciarlo nel febbraio 2023 era l’assessore Matteo Campora:
“Entro il 2024 vogliamo aprire la nuova stazione Brin Canepari, e poi proseguiranno con l’estensione fino a piazza Pallavicini. Abbiamo avuto qualche settimana di ritardo dovuta al ritrovamento nei cantieri di una fornace di epoca romana, del 300 d.c., e delle fondamenta di una casa. Si tratta di quello che oggi potremmo definire un ‘piano di cottura’, utilizzato per cucinare e per scaldare le abitazioni”
Prima di poter tornare a lavorare sul prolungamento della linea metropolitana, la Sovraintendenza archeologia si è fatta carico di smontare e spostare il reperto in un deposito.
La postazione militare di Carignano
Tutto è avvenuto durante i lavori per riqualificare l’area di Carignano con nuove strutture commerciali con vista sul Waterfront di Levante.
Dalle prime valutazioni fatte dalla Soprintendenza i reperti trovati corrispondono a una postazione militare risalente alla seconda guerra mondiale.
In particolare quella ritrovata sembra essere una postazione di artiglieria con annessa una galleria per il deposito di munizioni e polveriera.
Interessante è anche il fatto che la postazione rinvenuta non è poi così lontana dalla Batteria della Cava, una delle antiche fortificazioni facente parte del sistema di difesa costiera della città.
Perché se si continua a scavare, non si può escludere la possibilità di fare nuove scoperte
Per via della sua predisposizione alla costruzione in verticale, Genova si potrebbe definire come un esteso sito archeologico sotterraneo pronto a ritornare in superficie in qualsiasi momento.
Al momento la città genovese sta attuando molti progetti che richiedono lavori di riqualificazione.
Per tanto non dovrà stupire se, in futuro, vi saranno ulteriori ritrovamenti di rilievo per la storia della città.
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