RIMINI – Imbarcazioni a motore, monoscafi o catamarani, bandiere, avvolgifiocchi, strumentazioni elettroniche varie di bordo, tessuti, generatori e molto altro. La produzione romagnola della nautica è pronta a partecipare al Salone della Nautica di Genova dal 21 al 26 settembre.
Saranno una trentina, le aziende della Romagna a partecipare alla mostra. I marchi della Romagna metteranno in vetrina, insieme agli yacht, dagli accessori nautici alle bandiere.
Per quanto riguarda lo specifico della cantieristica, la particolarità risiede nel fatto che già da anni le nuove esperienze sgomitano cercando, spesso riuscendo nell’impresa perfino, di condividere pezzi di mercato con una serie di marchi oramai riferimento nel settore italiano, e anche in quello internazionale già da alcuni anni. In fondo l’esempio classico resta quello dell’Adria Bandiera di Cesenatico, attiva dal 1973, punto di riferimento in tutto il mondo.
“Secondo me la differenza – afferma a LiguriaDay Massimo Albi, maestranza che da dieci anni si è trasferito a Rimini dallo spezzino per lavorare sempre alla costruzione dell’imbarcazioni di lusso – è che le aziende di queste parti producono separatamente ma allo stesso tempo fra di loro, fra aziende che forniscono, stanno insieme per essere più forti in un polo nautico, quello italiano, sempre più trainante per l’economia”.

Il convegno di apertura del Salone si svolgerà domani 21 settembre alle 14.30, al Waterfront di Levante firmato dall’archistar Renzo Piano, per la presentazione dei dati di andamento dell’industria nautica a cura di Confindustria Nautica e Fondazione Edison, “La nautica in cifre”.
Lo studio illustra i dati del 2022, analizzando solo la parte relativa alla costruzione di nuove unità da diporto, per la quale, in base alle stime degli operatori di mercato e degli analisti, si dovrebbe registrare un aumento di fatturato di quasi il 20% rispetto all’anno precedente.
Con l’Italia che continua a detenere il ruolo di principale costruttore di superyacht con una quota che nel 2023 dovrebbe aggirarsi intorno al 49% degli ordinativi mondiali.
“La nautica da diporto – ha affermato non a caso qualche giorno fa il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – è un’eccellenza in grado di far crescere il Paese”.
Senza dimenticare che il porto turistico è l’indispensabile rete infrastrutturale e di servizi a sostegno del settore, come dimostrano gli stessi porti di Genova e La Spezia, su tutti, per ricordare e sottolineare l’importanza ed il peso della Liguria in questo spaccato.
Come non va dimenticato, aveva poi chiarito sempre Cecchi, “che la sostenibilità rimane un tema assolutamente centrale di dibattito e di intervento che vede Confindustria Nautica ed il Salone Nautico Internazionale di Genova protagonisti del confronto sulla transizione energetica a livello internazionale”.
Lo yachting ha impatto ambientale minimo, ma esiste la data del 2050 per il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità energetica da parte delle aziende di settore.

Il polo della nautica è in continua innovazione, dunque.
“Ma sono le persone che lo fanno grande”, ha commentato pubblicamente del settore vela di Confindustria Nautica, Fabio Planamente, amministratore delegato di Cantieri del Pardo di Forlì.
Negli anni Ottanta il numero dell’imprese fra Forlì e Rimini era sicuramente più basso, contenuto, ma allo stesso tempo da queste parti il segreto delle popolazioni romagnole, la collaborazione e l’intelligenza, stavano creando le basi per il futuro, legando con un bel laccio la forza naturale delle vicinanza al mare con la bravura delle maestranze esperte a costruire divani e mobili.
Del Parto ha 3 brand; per uno di questi è successo il contrario della delocalizzazione all’italiana: un marchio olandese e dei suoi asset sono stati acquisiti e importati in Romagna. Con il logo Grand Soleil il gruppo farà brillare a Genova la stella dell’ammiraglia dei cantieri, il Grand Soleil 72LC, puntando sul minor impatto ambientale attraverso materiali ad alto grado di riciclabilità.

NUNZIO FESTA
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