Francesco Corsiglia, imputato in concorso di colpa nel caso di stupro di gruppo in Sardegna con Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, è stato nuovamente denunciato per violenza sessuale.
I fatti risalirebbero allo scorso luglio, più precisamente alla notte tra sabato 29 e domenica 30. La notizia è diventata di pubblico dominio ora poiché il giovane ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini.
Secondo la denuncia, la ragazza coinvolta (19 anni) stava ballando in una discoteca di Genova, in Corso Italia, con Corsiglia. I due, si erano appena conosciuti. Da un semplice scambio di battute però – sarebbe volato qualche commento su un piercing al seno – la situazione sarebbe degenerata rapidamente. Il giovane infatti le avrebbe sollevato o strappato di proposito il top, denundandola in mezzo alla pista del locale, in quel momento affollata di altri clienti. La ragazza, stando ai testimoni, si sarebbe infuriata e avrebbe schiaffeggiato Corsiglia. Da qui sarebbe scaturita una rissa che ha coinvolto alcuni ragazzi.
La vittima dell’aggressione lascia la discoteca e si aggira per Corso Italia, dove incrocia una pattuglia dei Carabinieri a cui chiede aiuto
Accompagnata dunque in caserma, la giovane ha deciso di collaborare con i militari per riconoscere il responsabile dell’accaduto e formalizzare la denuncia. Da qui sono partite le indagini della procura. La ragazza ha identificato Corsiglia nel suo aggressore, già schedato dopo il suo coinvolgimento nel caso in Sardegna. L’accusato ora ha venti giorni per decidere se sottoporsi volontariamente a un interrogatorio per chiarire la propria posizione.
Se deciderà di non presentarsi in procura, potrebbe dover affrontare un secondo processo, decisione non facile mentre il procedimento per i fatti avvenuti l’anno passato sono ancora in corso. Anche se secondo il magistrato, si trattatta di un fatto “di lieve entità”, Corsiglia rischierebbe comunque una pena minima di due anni, per l’applicazione del codice rosso. Mentre invece per quanto riguarda gli episodi di Tempio, se riceverà una sentenza di colpevolezza, ciò potrebbe incidere su una nuova eventuale condanna.
A che punto è il primo processo per violenza sessuale di gruppo che vede imputato Corsiglia e il figlio di Grillo
Tra circa una settimana si terrà la prossima udienza del processo per violenza sessuale di gruppo a carico di Corsiglia, di Ciro Grillo e di altri due imputati, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Il 22 e il 23 settembre si attende la testimonianza di una delle due vittime che hanno denunciato i quattro giovani di diversi reati.
La prima a rispondere alle domande dei pm e della difesa sarà Roberta, che ha accusato tre degli imputati (salvo proprio Corsiglia) di aver realizzato e diffuso foto hard che la ritraggono a sua insaputa.
A ottobre invece sarà Silvia a salire sul banco dei testimoni, per ripetere la sua versione della storia, ossia di essere stata violentata prima da Corsiglia in uno dei bagni della casa in Sardegna. In seguito, la giovane sarebbe stata obbligata a un rapporto sessuale dagli altri tre imputati, che l’avrebbero anche obbligata a ubriacarsi per fare meno resistenza.
Secondo l’avvocato difensore Gennaro Velle, che assiste Corsiglia, il giovane non ha ricevuto alcun tipo di comunicazione sul nuovo procedimento a carico del 24enne e si è rifiutato di commentare finché non si conoscerà l’accusa ufficialmente.
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