Alle 00:11 di stanotte, sabato 9 settembre 2023, un tremendo terremoto in Marocco ha sconvolto il paese. Il sisma di magnitudo tra 6.8 e 7, con epicentro tra Marrakech e Agadir e profondità di 18,5 km, ha causato il crollo di numerosi edifici dell’area colpita, provocando circa 296 morti e 153 feriti secondo il primo bilancio ufficiale del ministero dell’Interno marocchino.
In una terribile notte di panico tra blackout e crolli, la storica città di Marrakech, patrimonio dell’Umanità, è stata sommersa dalle macerie di palazzi e di alcuni dei sui luoghi simbolo, come ad esempio le parti più fragili delle antiche mura della medina. Nel corso della notte, a poche ore dall’ennesima catastrofe ambientale del 2023, il bilancio delle vittime è tragicamente aumentato, arrivando a 632 e 329 feriti intorno alle 9 di stamattina fino agli oltre 1000 morti e circa 1200 feriti segnalati da Reuters alle 14:00 di oggi.
Immediati i messaggi di solidarietà e le promesse di sostegno da parte dell’ONU, dell’Unione Europea e di altri paesi internazionali come l’Italia. Il ministro Tajani, in sinergia con l’ambasciatore italiano in Marocco e con la Farnesina, ha inoltre consigliato a tutti gli italiani nel paese a recarsi negli aeroporti di Rabat e Casablanca, evitando proprio quello di Marrakech in quanto bloccato da turisti e persone in fuga. Intorno alle 17:00, il ministro ha successivamente comunicato ai connazionali ancora non partiti di raggiungere gli aeroporti solo se in possesso di un biglietto, onde evitare di bloccare le strutture già in difficoltà tra potenziali danni strutturali causati dal terremoto in Marocco e aerei pieni.
crediti della foto di copertina: ANSA