Brandizzo, una diretta Instagram che diventa una prova. Si indaga per dolo ma peggiora anche la posizione del capocantiere A. Massa,
Da ieri circola in rete l’agghiacciante video che ritrae gli ultimi momenti di vita degli operai travolti da un treno a Brandizzo: mercoledì 30 agosto e sono circa le 23.30 (il treno che li ucciderà arriverà alle 23.47), a girare il video è il più giovane del gruppo, Kevin Laganà, 22 anni impegnato in una diretta su Instagram.
Il ragazzo è allegro e sorridente mentre scherza con i colleghi ma nel filmato si sente anche la voce di Antonio Massa l’agente di scorta e il tecnico che doveva dare il via ai lavori al cantiere, un via che sarebbe dovuto arrivare solo dopo l’interruzione della linea e quindi uno stop al transito dei convogli che sarebbe avvenuta a mezzanotte.
Video operai di Brandizzo, i dialoghi
Un video dove c’è tutto, scioccante la voce di Massa, che ignorando gli ordini, dice: “I treni passano di qua, alle 11.50 c’è l’ultimo. Ragazzi se vi dico <<treno>> andate da quella parte”, Kevin ascolta e gli risponde: “See, ho capito: scappare!”, ma Massa vuole esserne sicuro così ribadisce il concetto: “Allora se vi dico treno da che parte passate?”, “Di qua” risponde Kevin in diretta e indicando la cancellata alle sue spalle, dopo pochi minuti la vittima confermerà la violazione di quello che era il piano di lavoro stabilito: “Non abbiamo neanche l’interruzione ancora”. Una prova ulteriore del fatto che non fossero stati rispettati gli ordini e tutti ne erano consapevoli.
Dopo 6 minuti e 48 secondi la diretta si chiude e Kevin saluta i suoi followers, una manciata di minuti dopo e le loro esistenze saranno solo un ricordo. Cinque vittime: Kevin di 22 anni, Giuseppe Anversa 49 anni, Giuseppe Sorvillo 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo 53 e Michael Zanera 34 anni.
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A recuperare il video una parente di Kevin, la sorella acquisita della vittima: lei aveva le sue password di Instagram e quindi, ricordandosi di quella diretta prova a recuperarla e la trova salvata nelle bozze.
Un video fondamentale che ora può diventare una prova per dolo eventuale contestato ai due indagati. Il dolo eventuale infatti subentra quando un soggetto compie un’azione assumendosene il rischio e che come conseguenza a quest’ultima, possa delinearsi un reato penale. Ciò che ha fatto Massa, rientrerebbe in questo specifico caso, assumendosi il rischio di dare l’inizio dei lavori ai binari senza attendere il blocco del transito, che sarebbe scattato da li a poco.
Il video conferma un eventuale coinvolgimento nella tragedia del capocantiere Andrea Gibin il quale avvalla la decisione di Massa. Non avendo ancora compilato il modulo necessario per l’apertura del cantiere Gibin avrebbe dovuto contestare ed impedire che i suoi operai prendessero parte aio lavori sui binari in condizioni non sicure.
Foto di copertina: La Regione
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