Peste suina senza sosta, aumentano le regioni coinvolte e si chiede l’intervento dell’Esercito. Intanto in Liguria i fungaioli esultano, la caccia al porcino di quest’anno è salva.
Ancora peste suina: possibilità di impiego dell’Esercito nella lotta contro l’infezione. La peste suina continua a tenere banco e a influenzare la vita nei boschi liguri così sono pronte delle soluzioni drastiche, come l’impiego dell’Esercito per arginare il problema.
All’inizio della prossima settimana i tecnici del Commissario straordinario alla peste suina incontreranno gli uffici della Difesa per discutere della questione.
Le regioni maggiormente interessate dal problema sono Liguria, Emilia – Romagna e Piemonte ma ultimamente si aggiunge anche la Lombardia che negli ultimi giorni ha scoperto tre focolai.
Il Ministero della Difesa ha già dato disponibilità a collaborare da quanto è emerso nello scorso incontro in Conferenza della Regioni e secondo l’assessore regionale Alessandro Piana, l’esercito: “potrà essere un contributo importante. Almeno in un primo momento non tanto in termini di abbattimenti quanto più nello smaltimento delle carcasse.“
“L’esercito – ha continuato Piana – ha mezzi speciali in grado di raggiungere le zone più impervie ma anche per effettuare lo smaltimento vero e proprio delle carcasse. Nei prossimi giorni ne sapremo di più, tenendo conto che la disponibilità dell’Esercito riguarda tutto il Paese, adesso il contagio si è esteso anche nel Lazio e Calabria”
Le nuove ordinanze
Intanto sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata una nuova ordinanza che istituisce i Gruppi operativi territoriali. Composti da coloro che a seconda delle regioni attueranno il piano di eradicazione, che per la Liguria ad esempio consiste nel diradamento della popolazione di cinghiali.
Nasce anche un elenco speciale di bioregolatori, cioè soggetti che svolgeranno un pubblico servizio occupandosi di operazioni utili a combattere il contagio, tra questi i cacciatori. Le autorità poi selezioneranno dal registro nazionale le persone incaricate.
Via libera per i fungaioli liguri, la peste suina non fermerà la caccia al porcino perfetto
Sorridono invece i fungaioli che hanno vinto la battaglia che consentirà loro di tornare nei boschi per la stagione di raccolta funghi. Gli appassionati e i 34 Consorzi di funghi liguri temevano di vedere compromessa la stagione e invece hanno ottenuto il via libera dal Commissario regionale per la circolazione nei boschi a prescindere dalle aree di contagio della peste suina.
Con questa nuova ordinanza quindi sarà permesso entrare nei boschi in zona rossa anche se non si è residenti o proprietari di fondi agricoli.