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È tutto vero, non si tratta di una truffa. Dal 26 settembre anche in Liguria inizia il test per i messaggi anti-disastro con il sistema di allarme It-alert.
L’idea è quella di un’unica piattaforma gestita dalla Protezione Civile che avvisi i cittadini di imminenti rischi ambientali sul territorio in cui si trovano.
I brevi messaggi di testo arriveranno sui telefoni dei liguri a prescindere dal modello, dalla marca o dall’operatore telefonico o dal piano di abbonamento dati. Inoltre saranno segnalati con un allarme sonoro diverso dalle comuni suonerie.
Non è necessario che gli utenti scarichino un’applicazione o facciano qualunque altra azione salvo tenere acceso il telefono.
Tra gli eventi che potrebbero essere segnalati con It-alert vi sono i rischi climatici come alluvioni, nubifragi, incendi, attività vulcaniche pericolose, maremoti… ma anche disastri causati dall’uomo, come incidenti in stabilimenti industriali, dispersione di radiazioni o, negli scenari più estremi, incidenti nucleari o eventi di guerra.
Tutti scenari in cui la tempestività dell’allarme può fare la differenza, anche tra la vita e la morte.
Come capire che è un vero messaggio It-Alert
La Protezione Civile in collaborazione con Regione Liguria e ANCI nelle prossime settimane terrà incontri con i Comuni per preparare la popolazione al test dei messaggi anti-disastro It-Alert. L’obiettivo è evitare allarmi infondati per il test, in particolare nella fascia di popolazione più anziana.
Per capire se si è davvero ricevuto il messaggio di prova, questo è il testo che dovrebbe comparire, in italico e in inglese:
IT-ALERT
Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.
This is a TEST MESSAGE from the Italian public alert system. It will alert you in the event of a major emergency once operational. To get more information go to www.it-alert.it and fill out the questionnaire.
La doppia lingua dovrebbe rendere accessibile il messaggio anche ai cittadini stranieri, residenti o turisti. A questi in particolare si guarda, poiché non ci si può aspettare che si iscrivano ai normali mezzi di comunicazione degli enti locali per le allerte meteo.
Per capire l’esito del test, inoltre, ai cittadini infatti sarà richiesto poi di compilare un questionario sul sito di It-Alert. La Protezione Civile sta mettendo a punto il sistema, dopo i risultati poco promettenti del primo test in Toscana a giugno. In quell’occasione molte persone non hanno ricevuto il messaggio di prova. Molti inoltre non avevano avuto comunicazione precedente del test e hanno avuto paura che si trattasse di una vera emergenza.
It-Alert comunque almeno per ora non andrà a sostituire gli attuali messaggi di avviso anti-disastro in Liguria, nemmeno dopo il test
Sia Protezione civile e Regione Liguria proseguiranno a diramare avvisi e comunicazioni di questo tipo attraverso i normali canali digitali, ad esempio via Telegram e social network, o tramite le televisioni locali e la stampa.
Il progetto è stato presentato a giugno dal ministro per la Protezione civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci. Durante la conferenza stampa per per il Ministro «la piattaforma è in fase di sperimentazione. Non sappiamo quanti altri Paesi dell’Unione europea siano dotati di un analogo sistema. Certamente l’Italia sta procedendo con grande cautela, proprio perché è particolarmente articolato e va gestito con grande sobrietà. Diventerà operativo soltanto quando avremo superato tutte le criticità emerse nella precedente fase di sperimentazione».
Secondo le stime, una volta a pieno regime il sistema It-Alert potrà raggiungere fino al 70%-85% della popolazione di età superiore ai 12 anni entro pochi secondi dall’invio del messaggio.
La sperimentazione è un’opera della Fondazione Cima in collaborazione con uno spin-off dell’Università degli Studi di Genova, Vie – Valorizzazione Innovazione Empowerment S.r.l. I test andranno avanti fino a febbraio 2024. Questo servizio sarà l’espressione italiana di EU-Alert, un termine generico per il servizio di allarme pubblico europeo basato sulla tecnologia Cell Broadcast. EU-Alert è compatibile con lo standard Wireless Emergency Alerts (WEA) americano.
Polemiche contro It-Alert
Da giugno ovviamente non sono mancati i detrattori del nuovo sistema. Circoli di complottisti sui social hanno subito incitato i propri utenti e non solo a disattivare quanto prima il nuovo allarme, perché It-Alert sarebbe un sistema di tracciamento e un’invasione della privacy da parte del governo.
Dopo i green pass e l’app IO, anche It-Alert viene valutato come uno strumento governativo per spiare e controllare i cittadini. Chi sostiene questa teoria però ignora o tende a dimenticare che ogni gestore telefonico tecnicamente sa in ogni momento dove si trova il proprio utente, perché conosce a quale cella telefonica si sta agganciando il suo smartphone per funzionare.
Questo tipo di allarmismo rende evidente una volta di più come la scarsa alfabetizzazione tecnologica nel nostro Paese – e non solo nelle fasce d’età più avanzate – lasci terreno fertile per teorie strampalate e possa anche mettere a rischio un importante investimento tecnologico.
Per maggiori informazioni e per dissipare ogni dubbio sull’effettivo funzionamento di It-Alert, è possibile consultare il sito del progetto.
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