Inizia già la festa a Monza per i tifosi Ferrari, con la pole position di Carlo Sainz. Il pilota spagnolo batte il campione del mondo, Max Verstappen per 13 millesimi. Terzo Charles Leclerc a 67 millesimi dalla prima piazza. Una qualifica che ha tenuto con il fiato sospeso i ferraristi all’autodromo e davanti alla tv, fino all’ultimo istante.
Il Q1 rivela subito una delle insidie della pista: i limiti di pista in curva 7, con una lieve modifica del tracciato. Il sensore scatta per diversi piloti, tra cui Verstappen, che si vede cancellato il primo tempo registrato. L’olandese così è obbligato a un secondo giro veloce per non essere eliminato. Malgrado il rischio sempre in curva 7, Max si conferma il migliore della sessione.
Le rosse rischiano una penalizzazione in griglia
Al termine della prima sessione delle qualifiche infatti arriva la comunicazione: la direzione gara investiga su Leclerc e Sainz, perché non avrebbero rispettato il tempo massimo sul giro di lancio – una regola introdotta per evitare situazioni di traffico. Le prove libere dunque continuano per i ferraristi, ma con una tensione nuova addosso.
Non riescono invece a passare il taglio Zhou su Alfa Romeo, le Alpine guidate da Gasly e Ocon, la Haas di Magnussen e, per ultima, l’Aston Martin Martin di Stroll.
Il Q2 scorre senza incidenti e fa presagire uno spettacolo indimenticabile nell’ultima sessione: alla bandiera a scacchi, Verstappen è ancora il più veloce in pista, ma le Ferrari lo incalzano a neanche mezzo decimo di secondo. Dopo Leclerc e Sainz, seguono Perez, Albon, Hamilton e Russell, che fanno molta fatica a stare al passo, Alonso, Piastri e Norris. Rimangono fuori dall’ultima sessione le AlphaTauri di Tsunoda e Lawson, la Haas di Hulkenberg, l’Alfa Romeo di Bottas e la Williams di Sargeant.
Il Q3, le Ferrari si giocano il tutto per tutto per la pole position di Monza
È qui che si tirano le somme della preparazione del weekend. Verstappen esce per primo senza scia e registra subito un ottimo tempo, ma le Ferrari questa volta non ci stanno e ribattono subito.
Il secondo giro veloce vede lanciarsi prima Leclerc, che arriva al traguardo con 1:20.361 e il miglior tempo nel primo settore di pista. Subito a ruota Verstappen, che prova a spegnere la gioia del pubblico ferrarista con 1:20.307. I tifosi orange però non fanno in tempo a esultare che ancora dietro si profila Sainz, ed è lui che la spunta con 1:20.294.
Un ultimo giro infuocato, con i migliori tre piloti racchiusi in 80 millesimi di secondo. A seguire la Mercedes di Russel, che salva il sabato per il team di Toto Wolff, la Red Bull di Sergio Perez, poi Albon, Piastri, Hamilton, Norris e Alonso.
L’autodromo di Monza esplode di gioia prima ancora che la direzione di gara comunichi di aver chiuso l’investigazione senza conseguenze per i ferraristi. Non del tutto entusiasta Leclerc, che però ammette davanti alla tribuna rossa «davanti a questo pubblico non posso non sorridere».
Molto composto Sainz nel suo entusiasmo, già proiettato verso la gara di domani. Deluso ma determinato a dare battaglia Verstappen dalla seconda posizione. Il Gran Premio sarà combattuto, anche se la Red Bull durante le prove di questi giorni ha esibito un passo gara spaventosamente alto.
La voglia di festa in casa Ferrari però è altissima, mentre si celebrano gli ultimi eventi per il centenario del cavallino. C’è fame di vittoria, anche per interrompere la sequenza di primi posti tutti Red Bull di questa stagione e per lasciarsi alle spalle le tante difficoltà della prima parte di campionato. Pronti a scattare allo spegnimento dei semafori.