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Le azzurre della ritmica staccano i pass per Parigi 2024 ai mondiali

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Un’edizione dei mondiali sofferta, per la qualità generale e per lo scandalo che ha coinvolto il centro ritmica di Desio

Come ci si presenta a un campionato mondiale quando una denuncia e un giudizio pendente hanno capovolto il tuo mondo negli ultimi dodici mesi? Stando alla nazionale di ginnastica ritmica italiana, con grinta, coraggio e determinazione. O almeno, questo è quanto hanno dimostrato le ragazze in pedana ai Mondiali di Valncia questo weekend, conquistando il pass di squadra per la prossima edizione delle Olimpiadi.

È questo il risultato più apprezzabile per il sestetto azzurro, tra il quarto posto nel concorso generale e la medaglia di bronzo ai 5 cerchi conquistata ieri. Un risultato quasi paradossale per il team guidato da Emanuela Maccarani, la CT più medagliata di sempre, ma anche indagata per abusi psicologici su ex-atlete della nazionale. Il processo sportivo è partito dopo la denuncia arrivata a novembre 2022 da Nina Corradini (argento europeo juniores 2017) a cui si è aggiunta poi quella di Anna Basta.

Si parla di vari comportamenti umilianti e mortificatori, soprattutto sul peso, che avrebbero indotto le ginnaste a sviluppare anche disturbi alimentari pur di rimanere negli standard richiesti. Il procedimento è tuttora in corso e vedrà la sua conclusione il prossimo 29 settembre. Coinvolta anche un’altra allenatrice, Olga Tishina.

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La squadra azzurra, coinvolta nello scandalo, ha deciso di rinunciare al soprannome di Farfalle

Non sorprende però che sia apparso molto naturale ribattezzare la formazione di Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Laura Paris e Alessia Russo come Guerriere. Togliersi questo alone infamante di dosso e confrontarsi con le migliori nazionali del mondo ha rappresentato una vera e propria battaglia per la squadra. Una battaglia vinta.

Rimane forse un pizzico di delusione per il podio mancato nella gara generale a causa di un errore nell’esercizio ai nastri e alle palle. Nonostante ciò, il quarto posto è più che sufficiente per garantire la qualificazione olimpica a una nazionale che ancora una volta dimostra una grande qualità e inventiva negli elementi tecnici e nella complessità degli scambi.

«Una gara non all’altezza delle nostre aspettativema ci siamo riprese alla grande. Il nostro obiettivo principale era il pass olimpico. L’appuntamento con il destino è rinviato di un altro anno e in Francia ci riproveremo. La dedica è per lo staff e per tutte le persone che ci hanno sostenuto. È stato un anno difficile e la gara lo rispecchia, vista la rincorsa che abbiamo dovuto fare pure qui, dopo uno scivolone. Ma ci siamo riprese e questo ci insegna che i conti si fanno sempre alla fine e che con la testa, il cuore e l’anima si può tutto».

Alessia Maurelli, capitana della formazione italiana di ritmica

Ora la battaglia si sposta nel tribunale sportivo, in attesa di capire quanto le accuse rivolte a Maccarani saranno prese sul serio e il futuro della squadra.

Mondiali di ritmica, bene anche le individualiste

Nella gara singola, Virginia Raffaeli si conferma un grande talento della disciplina. La diciannovenne soprannominata “il Vulcano di Chiaravalle” si presenta a Valencia da campionessa in carica e presenta quattro esercizi di grande valore, che solo la tedesca Darja Verfolomeev riesce a superare nel concorso generale. L’ago della bilancia si rivela una perdita di Raffaeli nell’esercizio con le clavette, che purtroppo le costa il secondo titolo mondiale.

Verfolemeev, atleta di origine russa, fa l’en plein con cinque medaglie d’oro tra concorso generale e singole specialità. Ma Raffaeli è comunque molto soddisfatta del suo risultato. Si porta a casa tre argenti complessivi (all-around e di specialità al cerchio e alla palla) ma soprattutto la capacità di reagire alla tensione.

«La piazza d’onore di oggi però mi rimarrà nel cuore. Ho fatto la gara per divertirmi. Ho provato a vincere, ovvio, e anche se non ci sono riuscita per me vale come una vittoria, ho saputo reggere una gara difficile e non ho mollato dopo la piccola perdita alle clavette, con un nastro che ho fatto alla grande proprio per lasciare un ricordo indelebile, visto che era l’ultimo esercizio del mondiale. Fino adesso, in carriera, non avevo mai pianto di gioia, questa volta mi sono lasciata andare. L’emozione era grande, c’ho messo tutta me stessa, senza pensare ad altro se non alla pedana e alla musica. Esserci riuscita è la cosa più bella che si possa provare. Dedico il risultato alla mia famiglia e soprattutto alla mia società, la Ginnastica Fabriano, e le mie allenatrici, che sono state fondamentali per il mio percorso di crescita. Mi hanno sostenuto tantissimo».

Le parole di Sofia Raffaeli al termine della finale

Molto bene anche Milena Baldassarri, che si rivela un talento costante e che con il suo piazzamento stacca il secondo pass individuale per Parigi 2024. Sommando i risultati complessivi delle diverse discipline, la Federazione Italiana conquista anche il terzo gradino del podio per la competizione a squadre.

C’è quindi molto per cui gioire, in attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso. Ma al di là delle questioni legali, l’obiettivo rimane sempre chiaro: le Olimpiadi di Parigi 2024. La competizione sarà sicuramente accesa con la qualità di tante individualiste e squadre di nazioni in forte crescita. A Valencia l’assenza di Russia e Bielorussia – interdette dalle competizioni per il conflitto in Ucraina – non si è fatta rimpiangere. Le guerriere intanto si godono il meritato riposo prima di tornare in pedana, come sempre, a volare ancora più in alto.

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