L’India sbarca sulla Luna con la missione Chandrayaan-3: è avvenuto nella giornata di ieri intorno alle ore italiane 14:33 dopo una discesa automatizzata durata circa 20 minuti. L’impresa è stata trasmessa in diretta social sul canale dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro). Al momento dell’allunaggio del lander Vikram, avvenuto vicino al Polo Sud, sono partiti i festeggiamenti nella sala dei pulsanti tra tecnici e ingegneri dell’Isro.
Anche il presidente indiano, Narendra Modi, ha seguito dal Sudafrica (dove si trova per il meeting BRICS) la diretta della discesa e ha festeggiato con i suoi collaboratori.
Pochi giorni fa la missione russa Luna-25 si è schiantata sulla superficie lunare nelle operazioni di allunaggio, nel cratere Pontecoulant, per un problema ai propulsori. Nessun problema per il lander Vikram, malgrado una brusca frenata nella discesa. Con il suo morbido arrivo sulla superficie lunare, il modulo fa sì che l’India diventi la quarta potenza al mondo a toccare il satellite naturale della Terra (dopo Unione Sovietica, Usa e Cina). Inoltre, è la prima missione a raggiungere il Polo sud lunare, ossia una regione che potrebbe essere ricca di ghiaccio d’acqua.
Dopo circa dieci minuti dal touchdown, le antenne del Deep Space Network della Nasa in Australia hanno subito cominciato a ricevere il flusso dei dati di telemetria del lander.
L’india sbarca sulla Luna: grande successo per il programma spaziale di un paese emergente
Fondata nel 1969 come sezione del dipartimento per l’energia atomica, l’Isro è diventata una struttura indipendente nel 1972.
Nel 2019 si era tentato un primo allunaggio nel Polo Sud, con la missione Chandrayaan-2. Tuttavia, il lander deviò dalla sua traiettoria quando ancora si trovava a circa 2 chilometri dalla superficie e andò a schiantarsi. Da dieci anni l’India lavora anche a un programma per l’esplorazione di Marte, con un satellite piazzato nell’orbita del pianeta rosso nel 2014.
Per il futuro, l’India lavora a implementazioni tecnologhe che permettano di riutilizzare i veicoli di lancio e a nuovi carburanti per spingersi anche più in là della Luna. Per il prossimo anno si prevede una missione per studiare la superficie e l’atmosfera di Venere, oltre a una seconda missione legata a Marte.
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