Sta suscitando indignazione a Genova la notizia di una multa di 200€ a una donna senza tetto per essersi fermata in Via XX settembre. Eppure il regolamento della polizia locale in tal senso è molto chiaro: il divieto di bivaccare per strada, che secondo il comune causerebbe degrado urbano, deve essere sanzionato.
La storia è stata portata all’attenzione sui social da Federico Giacobbe, consigliere del Municipio IV Bassa Val Bisagno (Movimento 5 Stelle). Il politico locale ha raccontato che la donna si sarebbe fermata sotto i portici di via XX in cerca di riposo e riparo dal sole, dopo peraltro essersi sottoposta a una visita ginecologica che l’ha provata.
La spiegazione tuttavia non è stata sufficiente per evitare il verbale e la sanzione di 200€. La donna, Olga, è una persona conosciuta da commercianti e frequentatori di via XX Settembre e pur vivendo per strada non è nota per episodi violenti o di degrado. Si limita, dicono chi la conosce, a chiedere cibo e al massimo alcol per tenere pulito il suo giaciglio. Tuttavia la strada in questione è considerata “di pregio”, per cui la sanzione scatta automaticamente.
Giacobbe ha donato personalmente una parte dei soldi per coprire la multa
Il consigliere in un suo post sui social ha espresso disappunto ed indignazione per quanto accaduto: “Tutto ciò mi mette tristezza e rabbia, vivere in una città dove non solo gli ultimi non si aiutano ma si contrastano e si umiliano mi fa vergognare” […] “Io naturalmente ho già contribuito, chiunque voglia fare altrettanto con una piccolissima offerta per pagare la multa di Olga mi scriva un messaggio in privato, una volta raggiunta la cifra andremo a consegnarla insieme e se la supereremo faremo un fondo a disposizione di chi subirà lo stesso trattamento.
Federico Giacobbe su Facebook
Nel frattempo anche un architetto genovese si è offerto di pagare la multa, chiedendo in una lettera alla polizia locale gli estremi per versare la somma.
Egregio Comandante, ho letto una notizia su un quotidiano online e nonostante la serietà di quest’ultimo mi auguro che sia una fake news.
Se fosse vera la trovo di una violenza tale da non riuscire a trattenere la mia indignazione. La prego di farmi avere gli estremi della sanzione elevata alla signora. Provvederò immediatamente io al pagamento.
La questione su quanto queste misure servano a risolvere effettivamente le fragilità sul territorio genovese o se invece si limitino a spostare il problema nei quartieri meno “visibili” è un argomento spinoso posto sul tavolo già da diversi anni. Il tema infatti sarà oggetto, nel prossimo consiglio municipale della Bassa Val Bisagno, di una mozione, cosi il consigliere Giacobbe chiosa pronunciandosi in merito all’accaduto.