Turisti e genovesi in cerca di attività insolite possono prenotare ogni weekend la salita alla Basilica di Carignano per scoprire un panorama della città mozzafiato.
La storia della Basilica di Carignano
Unica chiesa sopravvissuta del Rinascimento genovese, la Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano nasce dal progetto dell’architetto perugino Galeazzo Alessi. La grandiosa chiesa gentilizia deve dichiarare l’importanza della nobile famiglia Sauli, committente, nella cerchia genovese. La costruzione parte nel 1549 ma i lavori proseguono fino al XIX secolo per poter dire la Basilica conclusa. Da qui nasce il detto “più lungo del cantiere della Basilica di Carignano”.
La famiglia Sauli apparteneva alla nuova nobiltà genovese e la costruzione della Basilica sulla collina di Carignano, che all’epoca era già parte del territorio cittadino ma per lo più zona verde, fu un atto di dimostrazione del proprio potere. La leggenda vuole che la decisione di edificare una chiesa così imponente sia dovuta a una risposta poco gentile nei confronti della moglie di Bandinello Sauli. La donna avrebbe chiesto alla famiglia Fieschi che la celebrazione della messa nella chiesa di Santa Maria fosse posticipata un poco per permetterle di arrivare in tempo. I Fieschi, che possedevano appunto la Chiesa in questione, avrebbero risposto: «Chi vuole dei comodi se li procuri a sue spese».
Un’altra tradizione popolare racconta che, quando Domenico Sauli nel 1737 fece realizzare il concerto di campane, avrebbe gettato nel crogiolo, durante la fusione, alcuni sacchi di monete d’argento per rendere il suono più armonioso.
Il restauro e la visita della Basilica di Carignano
La visita ai tetti della Basilica è stata resa disponibile al pubblico da questa estate, dopo un lungo periodo di restauro che ha messo in sicurezza le scale e i camminamenti. L’inaugurazione si è tenuta in occasione di Ocean Race.
Le visite sono a cura di Kalatà, che ha già offerto esperienze simili presso la Chiesa delle Vigne di Genova. Accompagnati da una guida, ogni sabato e domenica dei gruppi di una quindicina di persone possono salire i circa 250 gradini che permettono di arrivare a un’altezza di 50 metri. La posizione della Basilica permette un cambio di prospettiva sulla città che all’inizio può anche spiazzare. Da questo luogo si riesce ad apprezzare la natura della città, stretta tra mare e montagne, e i diversi periodi storici della sua espansione.
Dopo il primo colpo d’occhio che si ha al livello dei camminamenti, si può salire ancora fin dentro la lanterna della cupola, per una vista mozzafiato. Curioso leggere, sulle pareti della scala a chiocciola finale, i graffiti di coppie innamorate e visitatori risalenti anche agli anni ’30.
Per accedere alla visita è necessaria la prenotazione, che si può effettuare sul sito di Kalatà.it. La prima domenica del mese i residenti di Genova hanno diritto a un piccolo sconto sul prezzo del biglietto. Un’attività insolita ma che sicuramente potrà stupire sia i genovesi che i turisti di passaggio in città.
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