Il “Cujo”, un gioiellino dei cantieri Baglietto di Varazze che dal 1972 è stato protagonista di flash e copertine ospitando a bordo personaggi illustri, è affondato a 750 metri di profondità al largo di Nizza.
La storia di “Cujo”
Alcuni giorni fa è stato lanciato un mayday al largo di Nizza: l’allarme arrivava da un’imbarcazione sicuramente particolare. Lo yacht interessato infatti era “Cujo”, una barca tipica degli anni Settanta – varato nel 1972 col nome di “Cochise” – e iconica per velocità e storia proveniente dai cantiere Baglietto di Varazze.
Immediato l’intervento della guardia costiera per soccorrere i naufraghi: in totale sette tra cui anche un armatore italiano. Per la barca invece nulla da fare, si è inabissata a 20 km dalla costa di Nizza.
Uno yacht divenuto celebre perché nel corso della storia è appartenuto prima ad un leggendario barone austriaco – americano, poi al ricco saudita Khashoggi e infine all’egiziano Dodi Al – Fayed che ospitò a bordo più volte Lady D.
Ancora incerte le cause dell’affondamento: lo yacht è sprofondato a 750 metri di profondità e ci sono indagini in corso per capirne le cause. Si pensa che non sia stata una banale avaria ma l’urto con un corpo semisommerso che possa aver aperto una grossa falla nello scafo.
Foto di copertina: Boat International
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