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Immaginare di restare ancora a lungo senza la metropolitana di Genova, unico mezzo in grado di collegare i punti nevralgici del capoluogo senza incappare nel traffico cittadino, è molto complicato. Per quanto il servizio sostitutivo messo a punto da AMT abbia fatto il possibile per sopperire alla mancanza della metro, infatti, in molti ne attendono con ansia la riapertura.
Stando alle dichiarazioni in merito rilasciate da Matteo Campora, assessore comunale alla Mobilità, il servizio dovrebbe riprendere il 21 agosto, circa 14 giorni prima della deadline del 3 settembre. Il merito del possibile accorciamento delle tempistiche va principalmente riconosciuto a operai e tecnici impiegati negli interventi di recupero costati in totale 1,8 milioni di euro.
Gli altri progetti in cantiere
Occhio però a considerare conclusa la campagna di ampliamento della metropolitana! L’assessore ha infatti sottolineato la necessità di ampliare sempre più il ventaglio di servizi per la cittadinanza, a partire da aree urbane che soffrono ancora alcuni disagi logistici. Ad esempio, l’amministrazione locale conta di completare la nuova stazione metro di Canepari entro il 2024, facendola seguire dall’inaugurazione di un altro punto in piazza Martinez-Terralba l’anno successivo.
Per non parlare dei lavori che dal prossimo settembre al 2025 potrebbero regalare ai genovesi un’ulteriore fermata in piazza Corvetto, per il cui completamento il Pnrr avrebbe stanziato circa 50 milioni di euro. È inoltre probabile che in un futuro prossimo potranno essere approvati ulteriori progetti che interesseranno anche altre aree cittadine, dal quartiere di San Martino a Sampierdarena.
Ciò che è certo è che Genova si appresta a vivere un periodo di profonda trasformazione che punterà a migliorarne la qualità della vita sulla scia delle città europee più all’avanguardia. Ad ogni modo, tornando a parlare di metropolitana, il successo della gratuità nelle fasce orarie 10-16 e 20-22 dovrebbe portare le autorità competenti a rinnovare il progetto anche il prossimo anno. Un’ottima notizia, insomma, non solo per i turisti ma soprattutto per lavoratori e cittadini.
