PNRR, soddisfazione in Conferenza delle Regioni per l’incontro con il ministro Fitto
Toti: «Voglio ringraziare il ministro Fitto per questa riunione tempestiva. A mia memoria, questa è la prima volta che ci confrontiamo con un governo sul PNRR».
Nuova conferenza delle Regioni e delle Province autonome a Roma, nella giornata di ieri: sul piatto il PNRR e la revisione dei progetti dopo la rimodulazione delle linee di finanziamento annunciata la scorsa settimana. Annuncio che ha generato timore e malcontento a diversi livelli istituzionali, malgrado il Ministro Fitto avesse rassicurato che i progetti scalati dal PNRR avrebbero trovato altre linee di finanziamento.
Per Regione Liguria hanno partecipato il Presidente Giovanni Toti e gli assessori regionali alla Sanità Angelo Gratarola, all’Urbanistica Marco Scajola e alle Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone. Dall’incontro è emersa la richiesta degli enti locali di avere un ruolo più incisivo nel dialogo con il Ministero per riprogrammare e attuare il Piano.
«È infatti importante ottenere assicurazione che la rimodulazione del Piano sia coerente con le progettualità e le programmazioni regionali, anche in ordine all’utilizzo dei fondi comunitari», ha continuato Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. «Abbiamo offerto la nostra disponibilità a procedere concordemente a questa verifica per garantire il rispetto delle tempistiche di attuazione del PNRR al 2026 e per mettere in campo le misure considerate prioritarie ed essenziali per i singoli territori, anche tenendo conto di quelle già cantierate».
Anche il Presidente di Regione Liguria si è ribadito soddisfatto
Lasciando la Conferenza, Giovanni Toti ha dichiarato: «Segnalo ancora l’urgenza di un confronto sulla capacità di spesa del Paese e dei singoli Enti. Trovo giusto che la gran parte dei fondi vada alle Regioni con un maggiore bisogno di fare un salto in avanti in termini di sviluppo, ma continuo a ritenere indispensabile uno strumento di backup condiviso».
Toti pone l’accento sulle diverse velocità e necessità delle aree del Paese, rimarcando che le regioni a uno stato più avanzato tale da consentire, a chi ha idee più chiare e situazioni territoriali più coerenti, di avere risorse lasciate libere.
«Se siamo onesti fra di noi e se il dialogo con il governo è di questa qualità credo che su questo dovremmo aprire una riflessione nei prossimi mesi», ha commentato ancora il governatore, che auspica un tavolo tecnico non appena Fitto avrà ultimato la rinegoziazione con l’Europa per le voci di spesa dei vari capitoli e missioni del PNRR. «Apprezzo anche che questo governo prenda atto dei problemi che abbiamo sollevato da tempo. Un esempio è l’eccessiva parcellizzazione degli interventi in capo direttamente ai Comuni, anche piccolissimi e privi di una struttura tecnica adeguata. Spero che si inizi un percorso per risistemare il Piano, perché vada a compimento nel migliore dei modi».
Toti ringrazia il ministro Fitto per la “tempestività” con cui ha chiamato le Regioni a confrontarsi sul PNRR
«Sono stato uno dei sostenitori del governo Draghi, ma è dal governo Conte che, come Regioni, lamentiamo il mancato coinvolgimento nella programmazione del PNRR. Cosa che invece, con tutte le difficoltà del caso, il ministro Fitto sta facendo. La giornata di oggi spero sia l’inizio di un percorso di confronto più complessivo su tutti i fondi europei attraverso la Conferenza delle Regioni».
In merito ai finanziamenti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), in Regione nessun dubbio. Con il via libera dal Cipe, infatti, secondi Toti manca solo l’intesa delle regioni con il governo sulle opere coinvolte per rendere operative in poche settimane queste risorse.
«Questa è una metodologia che avremmo dovuto adottare fin dal governo Conte anche sul PNRR con la condivisione dei progetti su base regionale», conclude Toti, «e con un’assunzione di responsabilità da parte delle Regioni anche sul monitoraggio».
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