Giornata particolarmente intensa per il presidente di regione, Giovanni Toti, impegnato in una serie di incontri cruciali per la Liguria, dal Rigassificatore alla ciclovia tirrenica e alle opere strategiche del Pnrr per contrastare il dissesto idrogeologico. Quest’ultimo punto, in particolare, è stato al centro di discussioni nelle ultime ore a causa di un possibile taglio da 50 milioni da parte del governo centrale. Nonostante ciò, il presidente Toti, giunto a Roma insieme a Giacomo Giampedrone, assessore regionale alle Infrastrutture, ha chiarito che tutti gli interventi saranno realizzati entro il 2026.
Ribadito dunque l’impegno a portare a termine soprattutto le opere più importanti, con o senza fondi del Pnrr. Ad ogni modo, l’unica a rischio definanziamento dovrebbe essere la ciclovia tirrenica, ambizioso progetto finalizzato ad un’ulteriore valorizzazione del territorio e alla creazione di nuovi itinerari turistici. Nonostante ciò, come specificato al termine dell’incontro romano di ieri, l’iter non dovrebbe subire variazioni o rallentamenti, prevedendo il termine della gara d’appalto nei prossimi mesi e l’apertura dei cantieri entro dicembre 2023.
“Torniamo da Roma con la conferma di aver lavorato bene e nell’interesse della regione“, ha dichiarato il presidente Toti dopo il colloquio a Palazzo Chigi con Raffaele Fitto, ministro agli Affari Europei. Parole che, nonostante il piano di revisione del Pnrr stilato dal governo e pronto ad essere presentato all’Unione Europea, ribadiscono l’impegno dell’amministrazione ligure nel realizzare quanto prima le opere promesse e l’abilità nel trovare altri finanziamenti per ovviare agli eventuali tagli, a partire dai Fondi europei per lo sviluppo e coesione.