Nel secondo trimestre 2023 l’artigianato complessivo ligure cresce di +0,55% e supera la media nazionale. «Dati positivi che confermano l’importanza dell’artigianato nel tessuto produttivo della nostra regione ed evidenziano l’utilità e l’efficacia degli strumenti regionali»
Buone notizie da Confartigianato, che attesa una crescita dello 0,55% nel secondo trimestre 2023 per l’artigianato complessivo della Liguria. Il risultato è superiore alla media nazionale, che si attesta su +0,49%, e rappresenta 6.160 imprese di saldo positivo tra aperture e chiusure in Italia.
La Liguria è la Regione che cresce di più tra le regioni del nord a statuto ordinario per imprese artigiane
Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato, nel secondo trimestre 2023 si sono iscritte 800 nuove realtà, mentre 563 hanno chiuso i battenti, con una saldo attivo di 237 imprese: il trend del secondo trimestre è in rialzo per il quarto anno consecutivo. Sul territorio regionale è attivo un totale di 43.017 micro imprese.
I settori principali della crescita dell’artigianato ligure:
- edilizia (+0,7%) con 21.248 imprese attive e +151 nuove aziende nel secondo trimestre 2023 (444 aziende di nuova apertura e 293 chiusure);
- manifatturiero (+0,4%) con un saldo positivo di 29 imprese (108 nuove iscrizioni e 79 chiusure).
«Non si ferma la crescita delle imprese artigiane», commenta Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato Liguria. «La Liguria consolida il trend positivo, superiore alla media nazionale. Dati che confermano l’importanza dell’artigianato nel tessuto produttivo della nostra regione ed evidenziano l’utilità e l’efficacia degli strumenti finanziari regionali, come la Cassa Artigiana».
Soddisfatto anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti: «Segnale che dimostra come la nostra regione, pur in un quadro economico di grande fragilità e volatilità, prosegua per il quarto anno consecutivo il proprio trend di crescita con un saldo positivo di 237 imprese. Numeri che, come Regione Liguria, abbiamo ben supportato con strumenti dedicati al settore, come Garanzia Artigianato Liguria, che abbiamo recentemente rifinanziato, incrementando la dotazione economica a 14,3 milioni di euro, e che prevede per chi decide di aprire un’attività artigiana la concessione di contributi a fondo perduto al 60% degli investimenti effettuati».
Imperia e La Spezia trainano la crescita delle imprese artigiane in liguria
Andando a osservare meglio i dati per provincia, si può vedere uno scenario molto variegato.
A Imperia la filiera artigiana è composta da 7.188 imprese artigiane attive. Nel periodo attenzionato si è registrato un aumento superiore al punto percentuale (+1,090%) +78 nuove aziende (167 aperture, 89 saracinesche chiuse). Le costruzioni giocano la parte del leone con un +55 attività e si registra una leggera ripresa anche del settore manifatturiero.
A La Spezia l’artigianato complessivo del territorio segna, al secondo trimestre 2023, un +0,92%, frutto di 105 aperture e 58 chiusure d’impresa, su un totale di 5.145 microimprese attive e un saldo di 47 imprese in più. In questa provincia spicca positivamente il manifatturiero, con un +1,5% (27 aperture e 12 chiusure su un totale di 973 imprese).
La città metropolitana di Genova chiude il secondo trimestre con un totale di 22.243 microimprese artigiane attive e una crescita dello 0,38%. 393 nuove aperture di attività compensano le 308 cessazioni, con un saldo attivo di 85 imprese. Non si arresta la crescita delle costruzioni con un +0,6% (227 nuove iscrizioni e 106 chiusure di attività) e anche il manifatturiero segna una leggera ripresa.
Sono 8.441 le microimprese artigiane attive a Savona, dove si registra la crescita più bassa: 135 le nuove unità imprenditoriali a fronte di 108 chiusure (+0,32% e +27 attività)
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