Il consigliere regionale Pastorino di Linea Condivisa e Walter Sparso, referente savonese di Sinistra Italiana denunciano che la piattaforma sarà molto più vicino alla costa di quanto inserito a progetto. Si ipotizza che le opere di collegamento con la rete di distribuzione siano molto più impattanti a Quiliano del previsto.
Arrivano i primi dubbi le prime polemiche sul progetto del rigassificatore, che dovrebbe arrivare da Piombino ed entrare in funzione nell’area marina tra Vado Ligure e Savona presentato alcuni giorni fa dal Presidente della Liguria Giovanni Toti, in veste di commissario del progetto, e dall’AD di Snam Stefano Venier.
Durante la discussione della commissione regionale preposta a presiedere la grande opera, nella giornata di ieri, venerdì 28 luglio, sono emerse alcune novità rispetto a quanto presentato in conferenza stampa.
Poiché è necessaria una struttura molto particolare nella forma e una rada di forma circolare per garantire l’appoggio di due navi – e non una sola – il rigassificatore sarà collocato a solo 2,8 chilometri dalla costa savonese e non a 4, come annunciato, perfettamente visibile anche dagli stabilimenti balneari. Un possibile disagio per il comparto turistico, a rovinare il panorama della riviera di ponente.
Le servitù che nessuno vuole: le condotte terrestri
Perplessità sono sorte anche sugli impianti che permetterebbero di collegare il nuovo rigassificatore all’attuale rete di distribuzione del gas naturale nel Nord Italia.
Rispetto alla presentazione in conferenza stampa, che si è concentrata per lo più sulla condotta sottomarina che collegherebbe il rigassificatore alla terraferma, l’attenzione delle polemiche si concentrano sulle opere necessarie per raccordarsi con la rete attiva, che dovrebbero essere realizzate nei comuni di Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte.
Le preoccupazioni sono per una piattaforma di cemento e per i tubi che si progetta di creare in una piana agricola di Quiliano
Non è chiaro perché sia stato scelto quel sito specifico rendendolo inutilizzabile per le imprese locali, quando ci sarebbero altre opzioni alternative per questa opera con un impatto sensibilmente più contenuto.
«Nella piana agricola di circa trentamila metri quadri, dove sarà installata una piattaforma di cemento – o meglio, una stazione di pompaggio con tubi, con un impatto di non poco conto su tutto il territorio e sulle aziende agricole», spiega Walter Sparso, esponente di Sinistra Italiana Savona. «Inoltre le nuove condotte impongono una distanza di circa 20 metri di vincolo per lato. Non c’è stata alcuna discussione su possibili alternative dove costruire questa piattaforma, pensiamo alle diverse aree industriali dismesse sul territorio. Tutto questo avviene nonostante Toti affermi che non ci sarebbe stato alcun disagio o pericolo».
Per chiarire queste criticità Gianni Pastorino, Linea Condivisa, ha richiesto una commissione ad hoc sull’opera del rigassificatore, che si terrà il 14 settembre. In questa occasione si domanderà a Toti di condividere maggiormente le decisioni con il territorio, i suoi abitanti e il tessuto imprenditoriale della zona.
«La Giunta regionale farà di tutto per convincere i sindaci del territorio ad accettare le compensazioni, proprio perché Toti si è preso l’impegno con Snam di collocare il rigassificatore al largo del golfo di Savona. Ma è evidente che questa non sarà un’operazione indolore. Auspichiamo che i sindaci interessati avvisino i propri cittadini di ciò che questa operazione comporta per il territorio, garantendo quella trasparenza e chiarezza necessaria nell’accettare o meno la presenza di questa ulteriore servitù».
In questo quadro rimane da leggere anche la recente nomina di Monica Giuliano, Sindaca di Vado Ligure, a Commissario di Arlir, Agenzia regionale ligure per i rifiuti
Manca ancora l’ufficialità, anche perché a seconda della data della nomina si deciderà il futuro del Comune, se il Vicesindaco Gilardi potrà portare avanti la Giunta o se dovrà subentrare un commissario prefettizio. Uno scossone in ogni caso importante nel momento in cui Vado dovrà discutere le opere compensative e i vincoli per la realizzazione del rigassificatore.