Tagliati premi di produzione Comune di Genova

Tagliati i premi di produzione dei dipendenti del Comune di Genova, sindacati chiedono risposte

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Estate amara per i dipendenti del Comune di Genova che hanno appreso martedì 25 luglio che non avrebbero ricevuto l’ultima parte del premio di produttività per l’anno 2022, o di aver diritto solo a una minima parte dell’importo previsto. Una stangata che colpisce in un momento particolarmente difficile per le famiglie, con Genova che si riconferma anche a giugno la città più colpita dai rincari dell’inflazione.

Secondo i sindacati, in media questa tranche corrisponde a circa il 25% dell’importo totale del premio e si dovrebbe attestare in media sui 750€. Si parla di poco meno di un decimo dei dipendenti comunali, tra le 400 e 500 persone che, come ci si può aspettare, non hanno tardato a far sentire il proprio scontento a questa notizia. 

Secondo la segretaria aziendale di Cisl FP, Cinzia Maniglia, l’azzeramento della tranche sarebbe dovuto alle performance dei manager: «Se la valutazione dei dirigenti registra che questi non hanno raggiunto i loro obiettivi fissati per l’anno passato, il premio di produttività non spetta neanche ai dipendenti. I dipendenti che ci hanno segnalato il problema hanno ricevuto ottime valutazioni e, quindi» riporta Maniglia «il mancato premio è dovuto solo al mancato raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti, meccanismo che noi abbiamo sempre contestato. Ma non era mai accaduto quello che è successo questa volta e vorremmo capire come è possibile che non si siano raggiunti gli obiettivi fissati in tante sezioni».

Sono infatti sei le direzioni coinvolte: Patrimonio, Organi istituzionali, Commercio, Edilizia privata, Pronto intervento, Mobilità e trasporti

Il premio di produttività è legato al raggiungimento di una serie di obiettivi prefissati, che variano a seconda dell’area di riferimento. La verifica degli obiettivi è in capo ai dirigenti, e in seguito un nucleo di esperti indipendenti nominati dall’amministrazione comunale ricontrolla quanto certificato. Questi esperti valutano anche il rendimento dei dirigenti e qui sorgerebbe il problema.

Se la tranche più consistente è stata erogata in primavera come di consueto, il saldo che viene liquidato in estate – e che più condizionata dai risultati dai dirigenti – può significare comunque una differenza rimarchevole in busta paga. 

Secondo i sindacati, può essere un problema di ambizioni dirigenziali irrealistiche

Luca Infantino, segretario generale di FP CGIL, segnala che una delle cause potrebbe essere la competitività interna: con lo scopo di fare carriera, molti dirigenti infatti starebbero fissando degli obiettivi troppo elevati che poi non sempre vengono soddisfatti, per motivi di carenze nell’organico, per inefficienza o per altre ragioni. Tuttavia rimarca che non è possibile che paghino il prezzo i dipendenti, specie se questi hanno raggiunto i loro obiettivi individuali malgrado condizioni di lavoro spesso molto difficili.

UIL FPL ha sollevato anche la questione della disparità di trattamento tra i dipendenti

«Vorremmo capire come mai alcuni lavoratori delle stesse direzioni non hanno ricevuto affatto l’ultima tranche del premio, altri sì e alcuni solo in parte», ha dichiarato Giovanni Cadili Rispi, della segreteria aziendale di UIL FPL. Non risulta infatti un criterio comprensibile o equo per cui, a parità di valutazioni positive, la cifra cambi per i dipendenti di una stessa direzione. 

Marta Brusoni, assessora al Personale del Comune, ha risposto che si sta analizzando la situazione e che prevede di ascoltare anche il punto di vista dei sindacati. 

Martedì 1° agosto prossimo le delegazioni delle sigle principali saranno ricevute a Palazzo Tursi anche dalla conferenza dei capigruppo, in occasione dell’ultimo consiglio comunale prima della consueta pausa estiva. Si attende anche di formalizzare degli incontri con il direttore del personale del Comune, con il segretario e con lo stesso Sindaco Bucci allo scopo di capire quanti sono gli effettivi lavoratori coinvolti e cercare una modalità di intervento per non penalizzare i dipendenti, i sindacati hanno già richiesto. 

Per ora non è previsto alcun tipo di agitazione dei lavoratori, ma si attendono le risposte da parte dell’amministrazione: se non saranno ritenute soddisfacenti, non si escludono manifestazioni e altre forme di protesta.

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