Paura e preoccupazione a Pra’ in seguito all’ultima evasione dalla Rems Villa Caterina che ha gettato la comunità nell’ansia in vista del trasferimento del killer Luca Delfino che arriverà nella struttura la prossima settimana.
La Rems Villa Caterina non è un carcere, non ha sbarre di protezione o guardie armate a presidio dell’area, si tratta di un centro di cura per pazienti psichiatrici ed è qui che Luca Delfino sconterà gli ultimi sei anni a partire dal 28/29 luglio.
Da mesi questa decisione viene contestata dalla comunità praese che chiede maggiore sicurezza da parte della struttura che si trova molto vicino alle case, in cui tutti vivono con l’ansia di trovarsi qualche fuggitivo sul pianerottolo di casa.
Rems di Pra’: l’ultima fuga mercoledì scorso
E proprio la notizia del paziente evaso nella notte di mercoledì ha gettato nuovamente la comunità nel panico. Il fuggitivo sarebbe un cittadino marocchino di 37 anni che è riuscito ad evadere sfondando il cancello d’ingresso. Partite subito le ricerche da parte dei carabinieri – arrivati sul luogo alle 23.30 di mercoledì sera – ma ancora oggi l’uomo è tutt’ora ricercato anche se ieri pomeriggio avrebbe contattato gli operatori di salute mentale che lo seguono e per questo non si esclude un suo possibile rientro nelle prossime ore.
Non è la prima volta che accade. Diverse sono state le fughe dalla struttura, la più nota che si ricorda avvenne nel 2017 quando Pietro Bottino ultrà rossoblù denominato Lo Squalo, fuggì dalla Rems ma morì poco dopo in moto in una galleria di Voltri tra la A26 e la A10.
Perciò in virtù dei numerosi episodi avvenuti e che i residenti ricordano molto bene è scattato l’allarme a Pra’: tra pochi giorni approderà nella struttura – vicinissima a case e luoghi di incontro del paese – il killer Luca Delfino dopo aver scontato 16 anni di carcere gliene restano ancora 6 da trascorrere nel centro di Pra’ per usufruire delle cure necessarie per il suo percorso riabilitativo.
Per rassicurare la cittadinanza, la Lega ha lanciato una proposta riguardo la possibilità di mettere dei braccialetti elettronici per gli ospiti delle Rems.
La nota rilasciata dai consiglieri regionali della Lega
“A Villa Caterina le misure di sicurezza, come l’innalzamento dei cancelli, erano state recentemente aumentate, ma non è stato sufficiente, visto che al giovane straniero che è evaso è bastato poco per sfondare il cancello d’ingresso e scappare. Crediamo che una soluzione per garantire un adeguato livello di sicurezza a chi lavora all’interno delle residenze, ma anche ai cittadini, sia quello di dotare tutti gli ospiti di un braccialetto con dispositivo di geolocalizzazione”
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