Festival Paganiniano di Carro
Festival Paganiniano di Carro

Parte il Festival Paganiniano di Carro. Si comincia con Krylov e Debargue

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CARRO (VAL DI VARA) – Si è alzato il sipario del 22° Festival Paganiniano di Carro. Sono arrivati Krylov e Debargue.

Ideato e organizzato dalla Società dei Concerti della Spezia, il festival ha preso il via sabato, a Carro, nella piazza della Chiesa, a cui seguiranno 19 appuntamenti, con nomi prestigiosi e programmi d’eccezione, sulla strada del virtuosismo strumentale, nel nome di Paganini.

La Valle del Vara e l’Alta Val di Vara sono state scelte quale ambientazione e casa d’un evento musicale che sta diventando punto di riferimento del genere in Europa. Così Carro e la Val di Vara, noti per allevamento, agricoltura e l’estrazione dell’ardesia che si utilizzava nella lavorazione dei jeans, adesso sono ricordate anche con la targa “Carro, il borgo di Paganini”, già infatti progetto vincitore del bando “Progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici PNRR M1C3l”.

Con questa edizione il Festival, inoltre, entra a far parte dell’itinerario culturale European Paganini Route(EPR), che nasce per riunire in una rete internazionale tutti gli eventi ed istituzioni in Italia ed in Europa dedicati a Niccolò Paganini.

Sempre nell’ambito attuativo del PNRR verranno utilizzate tecniche digitali per rappresentare, con tecniche di videomapping, lo spettacolo “Paganini: Ribelle in Armonialavoro multimediale che esplora l’incredibile vita e l’eredità di Niccolò Paganini, il ribelle genio dell’arte, confrontando la sua carriera musicale con il contesto storico e sociale dell’epoca.

Saranno 13 i paesi che ospiteranno il Festival, come sempre in un’alternanza tra la val di Vara e la riviera. Novità di quest’anno, ben 4 appuntamenti a Carro, dove la ventiduesima edizione parte con il violinista Sergej Krylov, accompagnato da Lucas Debargue al pianoforte.

La prima parte del Festival prosegue il 17 luglio, a Follo, con il Quintetto per clarinetto e archi, il 18 luglio, il duo pianistico Sollini-Barabatano (Franz Liszt: I Poemi Sinfonici), a Santo Stefano Magra, il 19 luglio, a Brugnato un’altra coppia Bologni-Bruno (violino-pianoforte), con un concerto dedicato ai Capricci di Paganini rivisitati.

Parte il Festival Paganiniano di Carro. Si comincia con Krylov e Debargue

Il 20 sarà la volta del pianista Maurizio Mastrini che si esibirà insieme all’International Strings Quartet. Si prosegue il 23 luglio con un recital solo piano di Giordano Buondonno, di nuovo a Brugnato, mentre il 25 si ascolterà il Quartetto per archi e pianoforte, Abrigo, Dähler, Bronzi, Sperandeo.

Il 26 luglio in scena il Barbican String Quartet, 1° Premio all’ARD Music Competition 2022, a Riccò del Golfo Località val di Pino. Venerdì 28 luglio, Opere a confronto Il Flauto magico e Il Rigoletto (in due trascrizioni dell’epoca per flauto e trio d’archi) con Mario Carbotta, al flauto e il Trio d’archi Demetrio.

Il 29 luglio, pianoforte e mandolino con Bruno Canino in duo con Carlo Aonzo a Levanto. Il mese si chiude con l’appuntamento del 31 luglio con il recital pianistico di Eloisa Cascio.

La seconda parte del Festival Paganiniano parte il 1° agosto a Carro con Il Violino virtuoso nella musica di Astor Piazzolla: conduce il pubblico in questo viaggio il violinista Giulio Plotino con l’Ensemble Hyperion.

Mercoledì 2 agosto, le 4 Stagioni vivaldiane con Vadim Tchijik, violino, e l’Ensemble Les Virtuoses. Il 4 a Varese Ligure, recital del pianista Emanuele Delucchi. Sabato 5 agosto Flavio Tozzi, 17 anni, proporrà un recital pianistico dedicato a Paganini visto dagli occhi e dalle mani di Liszt. Domenica 6 agosto, a Varese Ligure, recital del pianista Alberto Chines. Il 7 agosto l’omaggio ad Ennio Morricone, a Sarzana con Ensemble Hyperion.

Martedì 8 agosto, Le Chant du Rossignol con il concerto del Trio Opera Viwa. Andando verso la conclusione venerdì 11 agosto, a Carro, Niccorock Paganini con il Gnu Quartet, un omaggio alla musica e alla figura umana ed artistica di Niccolò Paganini.

Il 14 agosto, gran finale, a Carro, con Jessica Kuhn violoncello e Roberto Issoglio pianoforte.

Tutti i concerti inizieranno alle ore 21.00.

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Nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna. Giornalista, poeta, scrittore. Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto. Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista. Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa). Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”. Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”. Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”. Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”. Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana. Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano. nunziofesta81@gmail.com.

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